Categorie ed operatori ancora troppo divisi, dopo lo spavento ognuno ritorna a pensare ai propri piccoli interessi, rischiando di affossare definitivamente il settore.

Approvato oggi dall’Ente il calendario delle corse ippiche relative al mese di giugno 2007 (clicca qui). Tale calendario si configura quale anticipazione della programmazione annuale che sarà resa pubblica entro la fine di maggio. Relativamente a questo mese si nota, da una parte un leggero aumento delle giornate ordinarie rispetto al 2006, anche per effetto di scelte delle società di corse, come Capannelle, che dotata di impianto di illuminazione ha deciso di allungare l’abituale periodo per correre in notturna, e d’altra una massiccia riduzione di convegni differenziati. Ogni ippodromo finora ha corso secondo i vecchi canoni, quindi il preventivato taglio delle giornate ordinarie sembra che dovrà iniziare il prossimo mese, e condurre ad una riduzione di circa 1.500 corse rispetto alle 23.000 programmate nel 2006. Riduzione che, nelle intenzioni dei Ministeri vigilanti e dell’Unire, dovrebbe completarsi entro il 2009 e ridurre il numero delle corse da disputare a circa 17.000, con montepremi quasi raddoppiato per ogni singolo evento e una qualità dei cavalli partecipanti decisamente superiore a quella attuale. Di contro ci è stata garantita una nuova rete di scommesse (la vecchia è ormai terra di conquista altri giochi) composta da 14mila punti vendita di cui 10.000 completamente dedicati alle scommesse ippiche. Operazione che deve essere accompagnata da un idonea lotta al doping, dai rinnovi dei contratti di lavoro, da una maggiore funzionalità degli ippodromi, dal rispetto delle regole e soprattutto da una rinnovata mentalità degli operatori ippici che, dopo il rischio di un bilancio, predisposto da Panzironi, che prevedeva un montepremi di 175 milioni, passata la paura sono tornati a coltivare i propri piccoli interessi, dimenticandosi dei bei discorsi e infischiandosi dell’ippica tutta. Roba da ippici insomma.
G.R.
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