Le solite accuse strumentali per il solito cacciatore di poltrone, non soddisfatto di un montepremi salito da 175 a 220 milioni. 
Aspettiamo sempre con ansia il martedì per gustarci i famosi capolavori dei cacciatori di poltrone Gianfranco Fabbri e Tino Cazzaniga su “Il giornale”. Oggi è stata la volta di Fabbri che si stupisce della soddisfazione di molti per il raggiungimento del montepremi a quota 220 milioni, mentre, secondo lui, 10 anni fa era di circa trecento milioni. Sarà anche vero, ma noi ci chiediamo come mai Fabbri non ha detto le stesse cose mentre il suo compare Panzironi sfasciava tutto, al punto da predisporre un bilancio preventivo 2007 con un montepremi di 175 milioni dovuto appunto alla sua illuminata politica, appoggiata anche dal signor Fabbri, al quale evidentemente, brucia molto non essere più vicino al potere. Gli consigliamo una capatina al bar dello Sport a trovare il suo amico Tino. L’ultimo capitolo del capolavoro su “Il Giornal” riguarda invece i “rumors” sulla nomina di Maurizio Mattii a consulente Unire e sui suoi presunti enormi compensi. In linea con la coerenza di questo sito, che ha sempre agito nella massima trasparenza, rispondiamo sia a Cazzaniga che la scorsa settimana sosteneva “che la nomina venisse ufficializzata attraverso gli organi istituzionali, soprattutto la specifica degli aspetti operativi”, che a Fabbri che vorrebbe venire a conoscenza “dell’emolumento che verrà pagato dall’Unire a Maurizio Mattii”. A Cazzaniga diciamo che le delibere dell’Unire, come per tutti gli enti, sono pubbliche e quindi reperibili a mezzo richiesta. Dobbiamo invece deludere il signor Fabbri: l’emolumento di Mattii, di cui tanto si parla, ammonta a poco più di un rimborso spese, con alcuni incarichi suppletivi compresi nel compenso originario, quindi gratuiti. Dopo decine di contratti di consulenza milionari emersi in questi anni spiace deludere l’ex degli ex, probabilmente abituato da sempre a confrontarsi con grandi cifre o grandi incarichi e probabilmente ancora nostalgico della trascorsa nomina di responsabile Unire in seno all’Uet, conferitagli da Panzironi. Meglio concentrarsi sulle riforme da portare a termine per rilanciare il settore che perdersi in un chiacchiericcio da bar dello sport.G.R.
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