Il commissario conferma la volontà di riforme, ma la strada è molto lunga.  Express Merett
Oggi pomeriggio San Siro ha offerto un convegno di grande livello tecnico con il Gran Premio d’Europa (vinto da Express Merett che ha raddoppiato dopo aver conquistato il Città di Torino) e altri tre Gran Premi più altre corse all’altezza. E non a caso in tribuna c’era un pubblico che non si vedeva da tempo. C’era anche Guido Melzi, che ha effettuato alcune premiazioni e che nel corso di un’intervista ha ricevuto la seguente domanda: “Come si fa a riportare la gente negli ippodromi?”. Il commissario ha risposto che è possibile, come oggi a Milano, solo con la programmazione di eventi importanti. Che per non rimanere episodi isolati necessitano di un percorso strategico che passi attraverso una adeguata programmazione tecnica, un calendario idoneo, invariato e non modificato mensilmente, magari a caso, doping attendibile. Ma nello stesso tempo le società di corse devono essere in grado di offrire un adeguato teatro, devono investire in pubblicità, rendere i loro ippodromi sempre più attrezzati e confortevoli per la gente che viene a scommettere, operare cioè quella trasformazione clamorosamente mancata, salvo qualche eccezione. E fra le riforme più urgenti c’è quella che riguarda la corsa tris che ieri, martedì, ha avuto un movimento complessivo (due turni) di solo € 1.430.631,00, ben al di sotto del livello di guardia. L’Unire, insomma, deve ridiventare una macchina efficiente e trasparente e per questo motivo alcuni dirigenti super pagati devono imparare almeno che cosa sia una corsa di cavalli e la giustizia sportiva dovrà riprendere il suo corso, senza lasciare cadere nel dimenticatoio casi clamorosi come quello di Amico Gb, il cavallo morto dichiarato lo stesso partente per due volte. G.R.
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