Maurizietto Ughi, che coraggio! Cazzaniga, ancora amnesie.
L’abbiamo sempre detto e lo ribadiamo, Maurizietto Ughi ha il coraggio di un leone.
Ha dichiarato all’agenzia Agipro (clicca qui) che per quanto riguarda l’Unire “il problema è capire se l’intero comparto ippico è disposto ad effettuare cambiamenti sostanziali, senza rimanere stretto nella morsa dell’interesse particolare delle categorie”.
Vorremmo precisare che l’ippica non è rimasta stretta nella morsa dell’interesse particolare delle categorie, ma in quella delle agenzie ippiche, che in questi anni hanno continuato a raccogliere scommesse, a guadagnare e soprattutto a non pagare. A non pagare129 milioni di euro, scontati per legge con effetto retroattivo, di minimi garantiti (non saldati da concessioni che dovevano essere revocate, ma che inspiegabilmente non lo sono state), a cui aggiungere ulteriori 89 milioni di canoni tv da pagare e circa altri 100 milioni di quote di prelievo che, nel bilancio preventivo Unire 2007, sarebbero ancora appostati come “residui attivi”, cioè crediti da riscuotere.
Oltre 300 milioni di euro, un piccolo tesoretto scippato all’ippica e, in particolare, alle categorie.
Caro Ughi, il cambiamento sostanziale debbono farlo la agenzie ippiche: iniziare finalmente a onorare i propri impegni, pagando i proventi previsti dalla legge (art. 12 Dpr 169/98) a favore dell’Unire.
Troppo facile vivere sulle spalle della povera gente. Strano che Ernestino Cazzaniga (uno dei tanti ex in circolazione) su "Il Giornale" si dimentichi sistematicamente di ricordare questo “buchino” di 300 milioni e passa di euro sulla pelle dell’ippica e degli ippici, frutto della fallimentare politica della coppia Alemanno - Panzironi e di quanti come Cazzaniga (Fabbri, Zambelli) l'hanno appoggiata.
Anche se per uno che scrive (come il suo amico Fabbri) su una pagina pagata dalle agenzie ippiche non è facile sparlare del proprio “principale”.
G.R.
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