Due proposte al segretario per togliersi di mezzo. Troppe le indecisioni del ministro De Castro.
Molti erano convinti che oggi (venerdì) fosse l'ultimo giorno di permanenza di Franco Panzironi all'Unire, ma invece l’appuntamento più atteso deve essere ancora ritardato di qualche giorno. Secondo indiscrezioni il segretario oggi è stato convocato al ministero delle politiche agricole (De Castro non c’era) dove gli sarebbero state fatte due proposte per concordare la sua uscita. La prima ipotesi consiste in una buonuscita economica e in tal caso Panzironi presenterebbe le dimissioni. Ma nel caso in cui al ragioniere questa soluzione non andasse bene, entrerebbe in scena la seconda ipotesi e cioè l’esecuzione della delibera di rimozione fatta tempo fa da Melzi, senza alcun compenso economico. In attesa che queste ipotesi diventino realtà noi non ci fidiamo e continuiamo a registrare un grave imbarazzo nella gestione dell’Unire. L'ente procede per inerzia e ogni occasione è buona per generare confusione e scompiglio. Come ad esempio la strumentalizzazione della recente sentenza del Tar (su ricorso Snai) sulla presunta incompatibilità di Guido Melzi apparsa su "Italia Oggi". Un maldestro tentativo di costruire, da un chiaro e formale rigetto del ricorso Snai, congetture di senso contrario che non hanno alcuno fondamento. Casualmente l’ex ministro Alemanno e il direttore di Italia Oggi sono apparsi insieme (e non certo antagonisti) nella trasmissione di Porta a Porta di ieri (giovedì). Ogni azione che tenta di gettare discredito su Melzi fa parte di una strategia politica che il commissario ha probabilmente capito, ma della quale probabilmente non si rende perfettamente conto un ministro capriccioso e indifferente ai nostri problemi, che rimandando continuamente la svolta mette a rischio la posizione di un commissario da lui stesso nominato e da forza ad un segretario rinviato a giudizio per una delle contestazioni contenute nella lettera di licenziamento di Guido Melzi (stoppata da De Castro) e evidenziate da una commissione da lui stesso istituita. Quasi peggio di Alemanno.
G.R.
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