Nessuna garanzia immediata nell’incontro di Roma. Niente partenti.

Non si rendono veramente conto o fanno finta per sfinire la gente dell’ippica campana ormai allo stremo delle forze? Non riusciamo davvero a dare una risposta, ma intanto Aversa continuerà a non dichiarare i partenti, perché ciò significherebbe mettere a repentaglio l’incolumità delle agente onesta, che ha deciso di ribellarsi alle continue minacce di stampo camorristico. Ci vuole ben altro per ripristinare la legalità, ma i vertici Unire e il Col. Pasquale Muggeo (responsabile del nucleo dei Carabinieri, alle dirette dipendenze del Ministro delle Politiche Agricole) nella riunione di oggi (mercoledì) all’Ente non hanno approfondito l’argomento, prendendo tempo e invitandoci a correre. E sentir dire queste cose alla presenza di Franco Panzironi ci ha fatto tornare alla mente i tempi bui, in cui personaggi vicini all’Unire del ragioniere dicevano che Aversa andava bene così perché le scommesse volavano. Che tristezza allora, che tristezza oggi. Ecco il comunicato delle categorie dopo l’incontro di Roma “I sottoscritti rappresentanti delle categorie professionali di proprietari, allevatori, allenatori e guidatori trotto, nella premessa: >che le condizioni per partecipare alle riunioni presso l’ippodromo di Aversa rimangono assolutamente insostenibili; > che non è possibile gareggiare in un clima nel quale il rischio della incolumità personale e del contatto con i malavitosi è costante; > che si rivela indignitoso, professionalmente devastante ed umanamente umiliante gareggiare nel discredito dell’opinione pubblica e nel rischio di essere considerati partecipanti in corse combinate > che l’Unire nell’odierno tavolo non è stata in grado di predisporre un piano che garantisca un regolare svolgimento delle corse.
PROCLAMANO L’astensione dalla dichiarazione dei partenti delle riunioni di Aversa sino al ripristino delle condizioni di normalità”. G.R.
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