L’Unire usa il pugno di ferro, ma non basta.
Continua ad essere difficilmente gestibile la situazione all'ippodromo del Cirigliano di Aversa.
Oggi (sabato) l'intera riunione – come riporta Agipro (clicca qui)-, fatta eccezione per la prima corsa, è stata annullata.
La decisione è stata presa della giuria dell'ippodromo campano, che ha riscontrato come alcuni guidatori e allenatori, impegnati nelle corse del pomeriggio, fossero stati oggetto di reiterate intimidazioni e minacce, prima telefoniche, poi fisiche, appena giunti nelle scuderie del Cirigliano.
Costrizioni riferite dagli interessati ai membri di giuria e poi verbalizzate al commissariato di polizia.
Da qui, sentito l’Unire, il provvedimento di annullare tutte le corse in cui erano dichiarati partenti i professionisti minacciati. Atto dovuto per non incorrere nel reato di favoreggiamento di frode sportiva ai sensi della legge n. 401 del 13.12.1989, conseguente alla messa in atto di un tentativo teso ad alterare l’andamento o il risultato delle corse.
Una situazione, quella di Aversa, esplosiva, che fa seguito a ripetuti ritiri in massa di cavalli nei giorni scorsi, che hanno portato alla sanzione di appiedamento (con sospensione immediata) di alcuni allenatori per giorni 40. Un contesto degenerato nel tempo e a cui l’Unire di Guido Melzi sta tentando faticosamente di porre rimedio, con l’aiuto di una giuria a tolleranza zero e delle forze dell’ordine.
Rimedi che hanno prodotto risultati positivi per quanto concerne l’individuazione delle corse a rischio, ma che purtroppo non sono sufficienti per ripristinare la normalità.
Ecco il comunicato diffuso al pubblico dalla giuria.
“ La riunione di Aversa odierna è annullata a tutti gli effetti, essendo state riferite intimidazioni a guidatori e allenatori al fine di alterare di alterare il risultato delle gare (art. 1 legge 401 del 1989)”
G.R.
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