Tg Comitato 1.2.07: Panzironi non lo vuole nessun altro

Data 1/2/2007 23:59:00 | Argomento: Unagt

Con 300.000 (più i contributi)  euro di stipendio e un rinvio a giudizio il segretario non è ricollocabile. Ma andrà via lo stesso. Aversa potrebbe chiudere.  


Oggi 1 febbraio è scaduta la proroga di dieci giorni concessa inspiegabilmente dal ministro De Castro a Panzironi per presentare la sua difesa contro la benedetta procedura di rimozione avviata da Melzi.
Sembra che il ragioniere abbia presentato qualcosa, ma senza entrare nel merito delle contestazioni del commissario, una parte delle quali (la consulenza di Alessandro Galeazzi) trova conferma anche in  un rinvio a giudizio per abuso d’ufficio e falso ideologico.
E d’altronde Panzironi nulla avrebbe potuto presentare contro rilievi che in passato costarono il posto al presidente dell’Unire Matarrese.
Al ministero avrebbero anche tentato di trovargli un altro incarico, ma per far si che ciò avvenga ci vorrebbe l’aiuto divino, visto che nessun ente vuole assumersi l’onere di un personaggio così capace e soprattutto così costoso, guadagnerebbe più dei Presidente degli enti contattati. E comunque continuiamo a non capire (ma forse siamo ingenui) i motivi per cui De Castro starebbe ancora tentando una mediazione, che permetterebbe al segretario di uscire con un bonus di circa 240 mila euro, circa la metà di quanto percepirebbe sino al 1° luglio 2008, ovvero sino alla scadenza naturale del suo contratto.
Panzironi ha  fallito gli obiettivi, i progetti e i programmi del suo mandato (previsioni di bilancio clamorosamente sbagliate, razionalizzazione delle spese, canoni tv, minimi garantiti e quote di prelievo
non riscossi  e non solo) e il settore è allo sbando e alla fame. Nulla di personale, ma quando i risultati non arrivano, nello sport come nell’impresa come nella vita, allenatori, manager, consiglieri, dirigenti vanno cambiati. Specialmente se colpiti da decreto di rinvio a giudizio.
Sarebbe dovuto uscire dalla porta di servizio e invece si porterà via delle risorse preziose, visti i tempi che corrono. La sua rimozione è indispensabile perché l’Unire ritorni a essere la casa degli ippici e 
non una palestra di intrighi politici, funzionali agli interessi di questo o quel partito, di questa o quella lobby.
Se
ciò non dovesse verificarsi, siamo pronti a manifestare con i cavalli davanti al ministero.

Situazione sempre più drammatica ad Aversa, che potrebbe anche essere chiusa (fonti attendibili parlano di un’accelerazione in questa direzione) a causa delle continue infiltrazioni malavitose che ha ormai inquinato l’attività del Cirigliano. Purtroppo minacce e soprusi continuano, nonostante alcuni tentativi di una giuria volonterosa con l’aiuto delle forze dell’ordine.
Ieri sono stati insultati addirittura anche i giudici, che hanno denunciato l’accaduto assieme a dei guidatori che hanno subito lo stesso trattamento.
Così
non si può proprio andare più avanti.

G.R.





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