Il Ministro continua a proteggere il segretario dell’Unire, licenziato dal commissario. Il comunicato della categorie. 
Il commissario dell’Unire vorrebbe già non avere più tra i piedi Panzironi che invece il ministro continua a tenere a galla anche di fronte ad un ricorso al Tar del ragioniere. Ormai ogni giorno che passa è sprecato perché la situazione attuale impedisce a Melzi di lavorare. Purtroppo, per il ministro, sembrano solo contare degli interessi e degli equilibri politici lontanissimi dai principi di giustizia, legalità e trasparenza che speravamo sarebbero stati perseguiti dalla nuova Unire. Ecco il comunicato dell’Intercategoriale (Upt, Fipt, Unagt, Assogaloppo). “I sottoscritti rappresentanti delle categorie si riuniranno in assemblea a Bologna mercoledì 23 gennaio. Manifestano infatti la più grande preoccupazione, per non parlare di veri e propri sospetti in relazione alla sostanziale sospensione della procedura di licenziamento del segretario generale, che il commissario ha avviato, constatati le gravi responsabilità e i risultati negativi della gestione Panzironi: canoni tv transatti, quote di prelievo e minimi garantiti non riscossi, super consulenze, errori colossali delle entrate messe nelle previsioni di bilancio, doping inattendibile, ecc. Gli ostacoli sembra che vengano frapposti proprio da quei vertici politici chiamati a dare segni di discontinuità rispetto al passato, da un ministro del Mipaf che solo a parole dà fiducia al commissario Guido Melzi, mentre, al contrario, con i fatti, sostiene il vecchio regime e si oppone a un piano di rilancio e risanamento. Non preoccupa l’opportunità che si è voluta concedere al segretario, dandogli tempo per discutere una sospensiva al Tar: si confida sufficientemente nella magistratura per non poter credere all’adozione di un provvedimento giurisdizionale (lo stesso articolo 13 dello Statuto dell’ente qualifica di natura privatistica il rapporto di lavoro del segretario) da parte di un organo non competente a decidere sul punto, e comunque di un provvedimento che sarebbe abnorme nel merito. Preoccupa la solita politica. Cosa c’è dietro le ostinate protezioni del segretario generale? I vecchi sistemi, i vecchi fantasmi, i vecchi interessi da proteggere? Si deve dire basta. In esito alla riunione verranno comunicate le forme di protesta e le dimostrazioni da attuare con decorrenza immediata”.
G.R.
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