Ughi ricorre al Tar probabilmente per far fuori il commissario che non firmerà il bilancio 2005, vanificando uno sconto di 89 milioni sui canoni Tv.  Guido Melzi D'Eril Maurizio Ughi
Domani dovrebbe essere in discussione al Tar del Lazio la sospensiva richiesta da Snai contro la nomina a commissario Unire di Melzi. Un ricorso pretestuoso, un pietoso tentativo politico per far fuori un avversario. Maurizio Ughi e i suoi ragazzi sono abituati a farla da padroni nelle stanze del palazzo che in questi anni ha riservato a Snai trattamenti speciali come sconti per centinaia di milioni e manica larga nella riscossione (mai avvenuta) di altre centinaia di milioni per minimi garantiti e quote di prelievo più altre decine di milioni per canoni Tv. E proprio questi ultimi potrebbero essere il perno della questione. Guido Melzi non ha intenzione di firmare il bilancio consuntivo 2005 preparato da Panzironi con il super sconto alle agenzie sui canoni Tv (89 milioni) frutto di un protocollo d’intesa firmato con gli assuntori delle scommesse. Melzi è quindi il nemico e Ughi non è abituato ad averne, almeno all’Unire.
Paradossale, se si pensa che le agenzie ippiche hanno di fatto minato la sopravvivenza del sistema per completare l’opera di distruzione, contro la quale le categorie manifesteranno il 5 gennaio a Roma, se non avranno assicurazioni sul montepremi e su un progetto di rilancio da parte del Ministro De Castro, che a parole ha detto molto, ma che con i fatti, per il momento, è senza dubbio in debito nei nostri confronti.
G.R.
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