Nomine di agosto e settembre: ancora non rispettati i criteri di nomina

Data 28/7/2004 6:15:00 | Argomento: 

Il Segretario Generale Unire ha effettuato le nomine dei giudici di gara per i mesi di agosto (clicca qui) e settembre (clicca qui). Ancora una volta, non risulterebbero rispettati i criteri di nomina ed i tempi (cadenza bimensile anziché quadrimestrale). Risulterebbero nomine in numero esagerato per alcuni e poche nomine per altri, favorendo così alcuni rispetto ad altri, anche sul piano economico.

Le nomine degli addetti alla Direzione delle corse dei cavalli al trotto, di competenza dell’UNIRE (art. 78 Regolamento delle corse al trotto), è stata negli ultimi tempi oggetto di critiche severe e ripetute, contestandosi sontuose violazioni regolamentari, tanto che vi sono stati non solo interventi da parte delle categorie ippiche, ma interessamenti in sede parlamentare attraverso apposite interrogazioni riferite alle nomine di luglio 2004.

Sulla base della deliberazione n. 64 del 27.6.03 (“Criteri di nomina addetti al controllo disciplinare corse al trotto”, clicca qui ) dell’UNIRE, la nomina degli addetti al controllo disciplinare delle corse al trotto deve avvenire in base al punteggio derivante da specifici criteri di nomina in funzione degli incarichi ricoperti (Presidente di Giuria, Starter, Membro di Giuria, Handicapper, Commissario, Giudice di Arrivo, Aiuto- Starter), ed a cadenza almeno quadrimestrale (cadenza disposta dalla delibera commissariale n. 95 del 16.9.03), da attingere dagli iscritti negli appositi elenchi istituiti, per il trotto, dalla delibera n.95/03, clicca qui) in applicazione dell’art. 77 Regolamento Corse.
Sulla base della stessa deliberazione va assicurato a coloro che conseguono lo stesso punteggio, un numero complessivo di giornate di nomina tendenzialmente eguale, mentre ciascun addetto al controllo disciplinare delle corse non può svolgere in un quadrimestre un numero di giornate effettive di funzione superiore a 60.


I criteri utilizzati al fine di procedere alla nomina attengono: a) alla competenza tecnica acquisita dall’addetto alla vigilanza delle corse; b) alla conoscenza delle disposizioni regolamentari in materia; c) alle esperienze nel settore; d) al titolo di studio posseduto, e) disponibilità ad effettuare gli incarichi conferiti.

Malgrado questo, le nomine degli addetti alla Direzione delle corse per i mesi di agosto e settembre, non solo mantengono il peccato originale di trattamenti discriminatori (ad alcuni molte nomine –tanto da superare il limite delle 60 nel quadrimestre, oltre tutto a vantaggio di soggetti di recente nomina del 2002- e ad altri poche), non tenendo in nessuna considerazione i punteggi stabiliti dalla delibera n.64/03 (“Criteri di nomina addetti al controllo disciplinare corse al trotto”), ma assumono aspetti preoccupanti per quanto attiene alla nomina degli handicappers (che è di competenza del Segretario Generale- v. ex multis nota 20.5.03 del medesimo Segretario Generale).

Infatti, su alcune piazze addirittura non vengono nominati handicappers, in evidente contrasto con l’art. 82, sesto comma, del Regolamento delle Corse al Trotto, a mente del quale appunto l’handicapper deve “presenziare ai partenti” . Le corse che ivi si svolgono pertanto corrono il rischio di essere annullate o di non essere disputate, e comunque non sono regolari, per la mancanza di un componente della direzione di corsa, la cui presenza sul campo è non solo indispensabile. ma obbligatoria per regolamento.

Accanto a questa evidente aporia, va segnalata un’ulteriore inquietante perplessità.

Vi sono handiccapers “nominati presso l’Area trotto a disposizione del Dirigente”, che sono stati nominati sul campo (nella specie, Roma per 13 giornate), portando a 4 il numero degli handicappers sulla piazza, in contraddizione palese con l’assenza di handiccapers in altri campi.
Ci si domanda pertanto se questi handiccappers lavorino nell’Area trotto, e se, una volta nominati sul campo, si rechino a presenziare, fra le altre cose, alla dichiarazione dei partenti, e infine se percepiscano una doppia remunerazione.

Ci si domanda se questi handicappers possano presenziare alla dichiarazione dei partenti, provvedere alla stesura dei programmi di corse, compilare le corse ad invito e, contemporaneamente, epletare il loro impiego presso l’Area Trotto al fine di creare un presidio professionale in grado di essere un punto di riferimento per gli uffici tecnici delle società, come afferma il Dirigente dell’Area Trotto con nota del 12 maggio 2003 prot. n. 143070/2003.

Alcuni di costoro altresì risultano nominati addirittura quali commissari (v. 12 giornate SS.Cosma e Damiano e 11 giornate a Follonica).
A parte le perplessità relative alla remunerazione, non sembra che un soggetto iscritto quale handicapper possa essere nominato quale commissario, trattandosi di profili, preparazioni, tirocini e competenze del tutto diverse, di ruoli specifici come tale indicato negli artt. 78-82 del Regolamento.


E questo in una situazione nella quale i commissari abbondano, sono in esubero e in concorrenza.

Ci si domanda pertanto se è conforme o meno alla normativa la nomina di handiccapers (e vieppiù di handicappers che lavorano presso l’Area trotto), al posto di commissari.

RPU





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