Teminator continua la sua politica di tagli indiscriminati del montepremi.

All’orizzonte si profila un altro calo del montepremi del 20% (- 40% rispetto al 2004) e forse anche l’ennesimo taglio ai debiti delle agenzie, visto che il bilancio consuntivo del 2005 prevede già l’abbattimento dei canoni tv per 89 milioni, come espressamente dichiarato dal segretario generale alla Commissione Ministeriale voluta da De Castro (clicca qui). Intanto l’Unire continua ad assumere ancora personale. Di fronte a questi ennesimi sprechi l’unica strada per migliorare i conti è il taglio delle spese generali dell’ente (che però non vengono tagliate), dei finanziamenti agli ippodromi, (ma le convenzioni già firmate non si possono toccare) e del montepremi che invece sembra ormai diventato l’unica voce su cui accanirsi. Guido Melzi lo ha definito una voce fondamentale, così come aveva promesso assieme a De Castro un gruppo dirigente totalmente nuovo.
Invece il principale responsabile dello sfascio è ancora al suo posto e nessuno sembra volerlo mandar via, e nell’ombra i soliti noti continuano a guadagnare o a risparmiare decine e decine di milioni di euro.
G.R.
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