Allo Sportsman pronti a staccare il biglietto per salire sul carro del vincitore. Le illusioni dei consulenti Unire super pagati. 
Solo qualche giorno fa Lo Sportsman aveva difeso l’operato di Franco Panzironi, affermando che i conti dell’Unire non erano tali da destare allarmismi. Tantoché hanno portato l’ente al commissariamento. Da allora tutto tace ed è possibile che la causa di ciò sia la sopraggiunta prudenza di Luigi Colombo e dei suoi superiori. Prudenza dettata dall’evolversi dei fatti. L’Unire ha già un nuovo commissario, capace e che ha già escluso di poter collaborare con Panzironi. Siamo pronti a scommettere che allo Sportsman salirebbero volentieri sul carro del vincitore, ma tutto ciò dipenderà ovviamente dalla posizione politica assunta dall’editore di riferimento del giornale. Diversi elementi ci inducono però a pensare che Melzi non sarà bocciato come nel caso di Snai e che allo Sportsman si respirerà aria nuova, in barba alla coerenza che non è stata mai il pezzo forte da quelle parti. A proposito di consulenti Unire assunti da Panzironi con compensi spropositati, questi signori sosterrebbero di non temere più di tanto il cambio della guardia, confidando nella permanenza di Panzironi, “blindato” (a loro dire) da un contratto di 300 mila euro annui più le spese e che prevede, nel caso di risoluzione anticipata, a titolo di indennizzo, una liquidazione pari al compenso percepito in base al contratto, maggiorata del 50%. Siamo spiacenti di deluderli, presto ne vedremo delle belle e siamo pronti a scommettere che il segretario toglierà il disturbo senza prendere un soldo e le famose consulenze (più di 2,5 milioni di euro annui) diventeranno solo un brutto ricordo. G.R.
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