Tg Comitato 8.8.06: Zambelli, Botti e i fantini, fedelissimi di Panzironi

Data 8/8/2006 23:56:57 | Argomento: Unagt

Incredibile lettera al ministro, per difendere Terminator e le agenzie ippiche.

                          


In un primo tempo abbiamo pensato ad uno scherzo, invece è proprio vero. Paolo Zambelli (proprietari galoppo), Giuseppe Botti (allenatori galoppo) Loreto Luciani (non si sa) e Claudio Bertolini e Sandro Parravani per le due associazioni di fantini, hanno messo la loro firma sotto una lettera indirizzata al ministro Paolo De Castro, che sembra relativa a quel (presunto) famoso Paese lontano, dove tutto va bene e di cui spesso abbiamo ironicamente parlato. Invece si riferisce alla nostra ippica, che questi signori considerano con bilanci a posto e sulla via del risanamento, tanto da chiedere al ministro un’Unire nuova, che garantisca continuità con la vecchia. Insomma, non contenti, chiedono che Panzironi resti al suo posto e, già che ci sono, chiedono anche che i poveri agenti ippici rappresentati da magnanimo Maurizio Ughi (un vero benefattore) proseguano a mantenere il loro monopolio e a creare altri buchi sotto forma di mancati pagamenti, invece che entrare in concorrenza con altri  operatori, come la nuova legge giustamente vuole.Per chiarezza, ricordiamo a tutti, e soprattutto ai signori di cui sopra, che quello che loro chiamano risanamento è un disavanzo finanziario - patrimoniale vicino (esaminando le principali voci) ai 600 milioni di euro ed è composto all’1.1.06 da:

1.        Crediti per quote di prelievo non pagate e minimi garantiti rateizzati ( 190 milioni ).

2.        Crediti per 93 milioni di euro nei confronti del Mipaf e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

3.        Minori entrate, rispetto alle previsioni di bilancio 2005, dal prelievo delle scommesse 2005 per 39,5 milioni.

4.        Crediti nei confronti dei singoli concessionari per canoni tv non pagati (dal 1 gennaio 200 al 31 dicembre 2006) per 86,2 milioni.

5.        Esposizione debitoria di 53, 33  e  34 milioni  nei confronti, rispettivamente, degli ippodromi (fondo investimento 2000), di  Sogei (canone per la gestione delle scommesse) e delle regioni (piani di incentivazione).

6.        Deficit patrimoniale di 69 milioni rilevato dal Collegio sindacale dell’ente nell’ultimo bilancio consuntivo approvato, anno 2004.

Se si trattasse di un’azienda privata anziché di un ente pubblico, saremmo già al fallimento. La decisione di firmare questo documento, da parte di questi generali senza esercito (o quasi)  ha una sola spiegazione.
Sono stati costretti con una pistola puntata alla tempia (metaforicamente parlando).
Da chi ve lo lasciamo immaginare.

G.R.





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