L’Unire per una volta fa quello che deve fare. Scommesse, la situazione non migliora. A San Siro vince Ramonti e il quintè paga 242.129 euro. A Bologna trionfa il francese Ludo De Castelle.
 Ludo de Castelle
Finalmente l’Unire ha preso un provvedimento corretto, l’eccezione che conferma la regola di una gestione assolutamente deficitaria della giustizia sportiva. Dalla Gazzetta dello Sport di oggi (venerdì) apprendiamo dell’avvenuta radiazione della 3 anni Gastine, la cavalla in possesso di passaporti italiano e americano. In America Gastine si chiamava Continental Dream e possedeva ovviamente gli stessi genitori (Garland Lobell e Continental Victory). Nelle stesse condizioni (passaporto italiano e americano e doppio nome) ci sono anche Gourmandise e Grosbois, allevati, come Gastine, da Jean Pierre Dubois, il francese che ha molti amici in Italia, primi fra tutti Gianfranco Fabbri e Tino Cazzaniga. In base all’articolo 14 del “Disciplinare del libro genealogico italiano “, l’iscrizione di un cavallo ad altro libro genealogico comporta la cessazione della sua iscrizione al libro genealogico italiano (clicca qui) e quindi Gastine non è più una cavalla italiana e lo stesso destino dovrebbe toccare agli altri due cavalli. Quadro pressochè identico, e anche di più facile decifrazione, per quanto riguarda Faboulus Lindy e Favorite Lindy, per i quali esiste una doppia registrazione, ma con lo stesso nome. Per adesso questi 4 cavalli corrono sotto riserva, cioè con sospensione cautelare dei premi (clicca qui). Lo stesso vale per Exelon Lb, ma in questo caso, come ha dichiarato alla Gazzetta Claudio Lorenzini, dirigente dell’Area trotto, non dovrebbero essere ravvisate irregolarità. La “colpa” sarebbe di una procedura americana che impone la registrazione dell’Usta per tutti i cavalli che vanno a correre negli Stati Uniti. I cavalli con doppia identità ci riportano indietro nel tempo, al caso della Razza dell’Angaia con soggetti dalla doppia paternità. Un evento eclatante che portò ad un’inchiesta del Mipaf nei confronti dell’Anact, che rischiò la chiusura. La necessità di un radicale cambiamento è confermata dal movimento scommesse e prelievi al 31 maggio, che sono sotto le previsioni. Il movimento globale (ordinarie, comprensive di vincente ed accoppiata nazionali, tris quartè e quintè) segna un + 5,88 e addirittura solo un - 0,41 se paragonato al 2004, anno in cui non c’erano le nuove scommesse. Profondo rosso se si considera che il bilancio di previsione per l’anno 2005 prevedeva (clicca qui), ottimisticamente, un prelievo sulle scommesse in crescita del 4%, rispetto ai dati consuntivi 2004, e per il biennio successivo un progressivo incremento del prelievo nell’ordine del 5% per il 2006 (+ 9% rispetto al 2004) e di un ulteriore 4% (+13% rispetto al 2004) per il 2007. Considerando che nel 2005 rispetto al 2004, le scommesse hanno registrato un calo del 5,69% per circa 23milioni di prelievo persi, per rispettare tali previsioni dovremmo viaggiare su un aumento del 14%. I numeri, e non le parole, confermano l’obbligo di cambiare strada. Al più presto possibile. Oggi (venerdì) tanto spettacolo sulle nostre piste, con corse veramente degne di questo nome. A San Siro il galoppo offriva il Gran Premio Turati e il favorito Ramonti ha confermato il pronostico, davanti a Ryono e Benino. Nello stesso convegno anche la corsa abbinata al quintè, che ha pagato ben 242.129 euro. Tris qualificate (buon livello dei partecipanti, campo omogeneo e svolgimento regolare) e questo tipo d vincite e non le scadenti corse confezionate dall’Unire, sono il migliore veicolo per avvicinare la gente alle scommesse. Il trotto era invece protagonista a Bologna e il francese Ludo de Castelle ha conquistato il Premio Repubblica in 1.12.2, regolando nettamente in arrivo il nostro El Nino. G.R.
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