Il metodo Panzironi continua. E i giudici bravi e onesti restano a casa. Convenzioni, diversi ippodromi rischiano la chiusura.

I governi cambiano, ma l’Unire rimane sempre uguale a sè stessa, ancorata alla mentalità di gestione di Franco Panzironi, che ha sempre avuto un posto nel suo cuore per gli amici, come quelli di Obiettivo Lavoro, la società di lavoro interinale casualmente legata a Panzironi che ha avuto quasi l’esclusiva degli appalti con l’Unire. La musica non cambia anche nel caso dei funzionari. L’Unire deve ancora trasmettere le nomine per i mesi di luglio, agosto, settembre, ma i nominativi sono ormai sulla bocca di tutti. Lavoreranno soprattutto i più esperti e preparati ? Neanche per sogno: anziché essere fatte dai dirigenti delle Aree tecniche le nomine sembra siano formulate dai presidenti delle varie associazioni dei giudici, esclusivamente in base ad una spartizione “politica” e non tecnica. L’Unire si limita a ratificarle (tuttalpiù qualche piccolo spostamento) con risultati sotto gli occhi di tutti, e cioè le imprese di alcuni funzionari palesemente incapaci che fanno danni in pista e ai conti visto che l’ente, per soddisfare tutti, ha dovuto aumentare le spese per il settore dagli 8,779milioni di euro del 2002 ai 22,750milioni inseriti nel bilancio previsione 2006 (clicca qui). Capita così di vedere intere famiglie senza un minimo di preparazione nominate in blocco per decidere della sorte di cavalli e guidatori. E intanto persone qualificate e con anni di esperienza sulle spalle rimangono a casa, solo perché non si piegano ai compromessi con il potere. Ecco un altro buon motivo per mandare a casa Panzironi. Molti lo vorrebbero cacciare all’istante, ma Franco Panzironi prosegue imperterrito il suo progetto di distruzione. Terminator, per esempio, tira dritto sulla firma delle convenzioni degli ippodromi ispirate al modello Deloitte. Ora siamo passati alle intimidazioni. Diversi ippodromi (Varese, Corridonia, Tagliacozzo. Aversa, ecc.) non hanno ancora firmato e l’Unire si appresterebbe ad inviare dei veri e propri ultimatum : “O firmate o chiudete” sarebbe la sintesi del contenuto, anticipati da telefonate a dirigenti e responsabili tecnici degli ippodromi fatte anche dal signor Ennio Moriconi, consulente Unire e direttore generale tecnico dell’ente sino all’anno scorso, la cui famiglia è al totale servizio di questa ippica (a pelle d’orso, se volessimo usare una definizione molto in voga tempo fa). Suo figlio Fabrizio è infatti diventato famoso per l’archiviazione del caso Grufoso-Rivaldo, che ancora oggi grida vendetta. G.R.
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