Se vogliamo lottare per un' ippica nuova dobbiamo essere i primi a garantire trasparenza. Scaduto l’incarico della commissione scientifica Unire.
 
La polizia dei giochi nell’ambito di un’operazione condotta dalla squadra mobile di Napoli e dal servizio operativo della Direzione centrale anticrimine ha eseguito provvedimenti restrittivi in tutta Italia, finalizzati a frode in gare sportive e violazione della normativa in materia di doping, riguardanti anche diversi drivers tra cui, agli arresti, da quanto riportano le agenzie Agipro ed Ansa Pasquale Esposito Sr., Umberto Buonomo, Vincenzo Torrente, Angelo Soriano, Antimo Bennini e Sebastiano Italia. Sempre per Agipro, invece, sarebbero stati condotti agli arresti domiciliari Pasquale Esposito Jr, Andrea Vitagliano, Ferdinando Di Rienzo e Vincenzo Borrino. Per Salvatore Borrino Jr e Giancarlo Caiano è stata disposta la misura cautelare di presentarsi in commissariato. Arrestati anche i fratelli Vincenzo e Pasquale Tanzillo, gestori di un centro di allenamento vicino Napoli. Secondo quanto affermato dagli inquirenti le numerose intercettazioni telefoniche e le attività investigative avrebbero consentito di provare il condizionamento dell'esito di corse negli ippodromi di Siracusa, Padova, Ravenna, Napoli, Treviso, Foggia, Modena, Aversa, Pontecagnano, Santi Cosma e Damiano e San Giovanni Teatino. L'Unagt da tempo si batte per un'ippica trasparente, è sempre stata in prima linea nelle critiche verso tutte le ingiustizie e le prevaricazioni. Ma questa forte azione di rinnovamento rischia di diventare sterile se il mondo dell’ippica e la categoria dei drivers per prima non prenderà coscienza di essere in prima fila tra le realtà trasparenti dell'ippica nuova. E tutto questo senza voler fare processi sommari, in doverosa attesa che la giustizia faccia il suo corso, senza conclusioni affrettate prima che vengano chiarite tutte le eventuali responsabilità. Nel frattempo l’Intercategoriale (Fipt, Assogaloppo, Unagt), venuta a conoscenza della avvenuta scadenza della nomina di alcuni componenti la Commissione Scientifica Unire, parte integrante della normativa concernente il controllo delle sostanze proibite, ha emesso il seguente comunicato: “Il 31 marzo è scaduta la nomina di alcuni componenti della Commissione scientifica Unire, organo deputato, tra l’altro, in base all’articolo 15 del Regolamento per il controllo delle sostanze proibite, ad “esaminare ogni caso di positività ai controlli antidoping al fine di fornire una documentazione completa dal punto di vista scientifico agli organi disciplinari incaricati di emettere le sentenze…verificando la possibile origine alimentare o fisiologica della sostanza, la compatibilità con prelievi effettuati in allenamento oppure con le terapie eventualmente certificate da un Veterinario, la classificazione della sostanza causa della non negatività…” e ad “individuare le molecole vietate dalla legge ed inviare ai competenti uffici del Ministero della sanità i dossier relativi ai casi doping”. In assenza di questa Commissione tutti i procedimenti doping sono quindi incompleti e di conseguenza bloccati o, peggio, se portati avanti, nulli, poichè in contrasto con la disciplina di cui all’articolo 15 del Regolamento antidoping. Con una conseguenza, in ogni caso, terrificante: l’impunità disciplinare dei trasgressori della normativa antidoping. L'Unire dovrebbe allora usare il buon senso e prorogare di qualche mese l'incarico ai componenti della commissione in carica uscente, oppure provvedere all'immediata nomina di una nuova Commissione. Invece silenzio, come troppo spesso accade per le cose veramente importanti. Con buona pace della trasparenza del rispetto del regolamento antidoping e della regolarità delle procedure.
G.R.
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