Una sola voce diminuisce costantemente: il montepremi.

Ancora una volta Panzironi è riuscito a far quadrare i bilanci dell’Unire. Stiamo parlando del bilancio di previsione 2006, in particolare delle entrate derivanti da canoni servizi Tv. Dopo aver tagliato nel 2005 i crediti vantati nei confronti dei concessionari per la raccolta delle scommesse ippiche (alla data del primo gennaio 2005 le spettanze dell’Unire ammontavano a soli 5,125milioni di euro), questi nel 2006 sono riapparsi, salendo a 71,962milioni. Questo provvedimento che ha restituito crediti (ma non ancora soldi), desta dubbi e perplessità. Ci chiediamo quando e come verranno incassati, considerato che, nonostante i ripetuti solleciti di incasso da parte del collegio dei revisori e della corte dei conti, l’Unire nei precedenti bilanci, non solo non aveva riscosso queste somme, ma addirittura le aveva cancellate apportando dei tagli a favore dei concessionari . Per poi reinserirle di nuovo quest’anno, contravvenendo a tutti i criteri di trasparenza nella redazione di un bilancio, tanto più se pubblico. Sarebbe bene avere delucidazioni in merito a crediti che vanno e vengono e a spese che aumentano e diminuiscono, come quelle per gli organi dell’ente (commissario, presidente, consiglio di amministrazione, collegio sindacale, ecc.) che nel 2005 passano dai previsti 1,305milioni ai definitivi 1,855milioni. Per non citare poi i costi del personale che includono anche il compenso principesco del segretario generale (vicino ai 250mila euro secondo i bene informati), che dai 14,953milioni del 2005, passano ai 17,336milioni del 2006. Non solo per le corse, ma anche nei bilanci si registra una costante virtualizzazione di tutte le entrate e le spese che riguardano il mondo che ruota intorno al cavallo. L’unica voce di bilancio che scende costantemente, senza via di ritorno, è quella del montepremi. Dai 276,803milioni di euro del 2003 si è passati ai 274milioni del 2004, ai 228milioni del 2005, mentre non è stato ancora ufficializzato quello del 2006. Chissà se Panzironi, prima di togliere il disturbo, riuscirà a sistemare anche questa posta o se preferirà lascerà il testimone ai successori, con annessi e connessi relativi a tutti i crediti da riscuotere, lodi arbitrali e contenziosi vari? G.R.
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