Tg Comitato 17.3.2006: ippica nuova, basta con il monopolio di Snai-Sisal

Data 17/3/2006 21:38:12 | Argomento: Unagt

Melzi: gli assuntori dovranno lavorare per l’ippica e non viceversa. Baldarelli, promesse da mantenere.


Guido Melzi d'Eril


Tra gli interventi più significativi del convegno di ieri a Montegiorgio, c’è senza dubbio  quello di Guido Melzi D’Eril. Soprattutto nella parte in cui il Presidente di Fedrippodromi ha chiarito la sua posizione, che è quella di tutto il gruppo che sta lavorando al progetto dell’ippica del futuro, per ciò che riguarda il rapporto con gli assuntori delle scommesse (Snai-Sisal-Lottomatica). Un rapporto  sin qui nettamente  sbilanciato a favore  dei monopolisti del gioco che, con l’appoggio della politica, hanno potuto influenzare tutte le scelte, anche tecniche, che riguardano il settore. Ebbene, come ha detto Melzi D’Eril, questo rapporto in futuro si dovrà riequilibrare. Dovranno essere i delegati delle scommesse a dover lavorare, riferendosi alle esigenze dell’ippica che produce. E anche la politica dovrà cambiare atteggiamento, mettendosi sullo stesso piano della categorie, delle società di corse e delle organizzazioni sindacali, per la realizzazione di un vero progetto di rilancio. E solo quando quel progetto sarà pronto, gli assuntori delle scommesse verranno chiamati a collaborare, ma su un piano assolutamente paritetico, tenendo presente che, dall’altra parte, ci sarà un’ippica disposta, eventualmente, a rompere quel monopolio, che fino a questo momento ha creato danni quasi incalcolabili.


Vale la pena di tornare anche sull’intervento di
Francesco Baldarelli, che esce  rafforzato da questo convegno.  Fiducia quindi, ma nessun assegno in bianco. Tante sono state le delusioni in passato e tante sono state le promesse di concertazione e cambiamento non mantenute da questa Unire. Prendiamo atto dei buoni propositi e il primo riscontro potrebbe essere l’inizio delle procedure di allontanamento degli attuali vertici Unire, come annunciato dallo stesso Baldarelli nel suo incisivo discorso finale, in cui ha tenuto a sottolineare, tra l’altro, che  non aveva accesso nemmeno agli atti. Sarebbe il primo importante segno della svolta.

G.R.





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