Solo l’Emilia Romagna appoggia ancora Tino. Convenzioni, Panzironi vuole la guerra fra poveri.

Ernesto Cazzaniga Roberto Brischetto
La prima svolta potrebbe essere in arrivo. La campagna elettorale degli allevatori si avvia al termine. Oggi i candidati alla presidenza (Cazzaniga presidente in carica, Brischetto sfidante) e alla vicepresidenza dell’Anact sono a Roma, domani e dopodomani nelle Marche e lunedì a Napoli. L’11 marzo la parola passerà agli elettori e speriamo proprio che gli allevatori sappiano dare la prima scossa a tutta l’ippica, mandando a casa il principale complice di Panzironi, l’uomo che sta demolendo il nostro mondo. A sorpresa per Umbria, Marche, Abruzzo spunta il nome di Enrico Costantini per la carica di delegato. Una candidatura forte, un nome che riscuote credito per serietà e capacità nell’ affrontare i problemi, con una militanza ippica di lungo corso. I sondaggi danno Cazzaniga vincente in Emilia Romagna (la terra del suo consigliere Fabbri) ma con meno consensi rispetto alle passate elezioni. Una situazione di parità per Marche e Campania e un largo vantaggio per Brischetto nelle altre regioni. Vuoi vedere che è davvero la volta buona. Allevatori della svolta, continuate a vigilare e attenti a chi date le vostre deleghe. Altro tema di attualità la convenzione degli ippodromi. Fedrippodromi continua a non voler siglare i contratti proposti dall’Unire ed ispirati al Modello Deloitte, che considera soltanto gli impianti sotto i profili quantitativi e finanziari, senza prendere in esame gli aspetti essenziali (qualitativo, tecnico, economico e sociale). Nell’ultima versione consegnata alle società di corse sono stati aumentati i corrispettivi agli ippodromi per il servizio di riprese tv, rispettivamente, per la prima fascia da 1000 a 1200 euro, per la seconda, da 2000 a 2500, per la terza da 3000 a 3500 e sono tornate in gioco le personalizzazioni, nell’ordine di qualche decina di migliaia di euro per ogni convegno perso dagli ippodromi istituzionali. Soldi tolti al montepremi, a gente che fa fatica ad arrivare a fine mese. Il problema è sempre lo stesso. Serve un piano globale che eviti scontri fra i vari settori di uno stesso mondo, che hanno quindi gli stessi interessi. Impossibile fino a quando ci sarà Terminator che vuole alimentare le guerre fra poveri. G.R.
|