Arrivano tante e-mail. Cari lettori continuate a scrivere, a manifestare i vostri dubbi e le vostre perplessità.

Regolamento tris personalizzato
… Il regolamento tris, minuzioso e particolareggiato, può essere violato in continuazione con deroghe-scappatoia che danno all’Unire la facoltà di prendere qualunque decisione anche contraria agli articoli. E’ come se alla costituzione si aggiungesse un articolo finale in cui si scriva che il Presidente della Repubblica e del Consiglio, quando lo ritengono opportuno, possono violare tutti i precedenti articoli Giovanni Canzio
"E’ vero che l’Unire ha formulato un regolamento tris con cui può fare di tutto. In alcune tris (ad invito) non possono correre guidatori che non abbiano conseguito un numero minimo di vittorie o di piazzamenti. In altre (seconda tris e tris che sostituisce quella ad invito) i cavalli in rapporto di scuderia non sono ammessi, assieme a quelli allontanati o diffidati per difficoltà in partenza, positivi nei dodici mesi alle analisi doping, o che non abbiano effettuato almeno due corse. In altre tris, invece, gli stessi cavalli possono correre. Per le tris estere il regolamento non è addirittura considerato, quindi non sappiamo nulla in merito all’effettuazione di regolari prelievi doping. In teoria potrebbe correre un cavallo al posto di un altro e noi rischieremmo di non venirlo a sapere". Nessuno offende gli allevatori …Vorrei però spezzare una lancia nei confronti dei tanti (da alcuni di voi) vituperati allevatori.Vorrei renderle conto che circa il 70% degli allevatori, almeno quelli di trotto, non provengono da famiglie già dedite all'agricoltura, e che in forza di questo hanno dovuto acquistare strutture, terreni e quant'altro serve per l'allevamento. I ritorni da questa, chiamiamola attività, sono meramente ridicoli …
Ma vengo alla domande che volevo porle ed alla quale desidererei una risposta chiara e vera come è nelle sue corde:
… 2) Sono previste nel vostro statuto punizioni o qualsivoglia mezzo per contrastare i vostri iscritti che non si comportano in modo "regolare" o la vostra difesa del settore è a "prescindere"?
3) Avete mai provato a farvi fornire dai vostri iscritti i documenti che attestino l'iscrizione all'INPS ed alla camera di commercio, almeno per coloro che notoriamente svolgono la professione? Vorrei permettermi anche di darle un imprinting sulla prima risposta, non è per caso che molti allenatori andrebbero a spasso, vista la mancanza di professionalità e correttezza? Questo non vuol assolutamente certificare una mancanza totale o fare di tutta l'erba un fascio, ma solo chiarire i ruoli …, noto anche che molti, forse troppi giovani aprono scuderia senza nessun orizzonte e ciò che li aspetta è senz’ altro una vita senza sbocco o luce, forse spetterebbe a voi mettere un freno a questa, … Maurizio Prati
"Nessuno conduce una campagna contro gli allevatori che in questo momento hanno difficoltà come gli altri operatori ippici. La nostra critica è rivolta alla dirigenza dell’Anact, in particolare alla politica del suo presidente, che ha contribuito a condurre l’ippica verso una crisi quasi irreversibile. Per quanto concerne le altre domande le comunichiamo che l’Unagt ha sollecitato l’Unire perché favorisca il rinnovo (scaduto nel 2001) del contratto nazionale degli artieri per facilitarne la regolarizzazione. I guidatori rilasciano regolare fattura per le loro prestazioni e assolvono a tutti gli obblighi contributivi . Lo statuto dell’Unagt prevede un organo (il collegio dei probi viri) per espellere i soci che non hanno comportamenti etici idonei, non esiste una difesa “a prescindere”. Vogliamo esami selettivi per gli allievi guidatori e per gli allenatori, un montepremi stabile, il ripristino e il rispetto delle regole. Ma per centrare questi obiettivi è necessario che l’esempio parta dall’Unire, che amministra l’ippica secondo logiche clientelari e politiche e non con la dovuta trasparenza". a cura di Marco Riviera, www.unagt.it
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