Tg Comitato 23.1.05: terminator Panzironi, la sua nuova tris allo sbando

Data 23/1/2006 23:58:00 | Argomento: Unagt

Nella tris del caffè a Roma tre cavalli ritirati perché avevano corso in tris nei 7 giorni precedenti. Nessun controllo, nessuna tutela e il movimento crolla.  I consensi si recuperano con i fatti.


Più il tempo passa e più l’uomo del pallottoliere ci induce a pensare che lo abbiano messo al timone dell’Unire col preciso scopo di radere al suolo l’intero settore. E d’altronde Panzironi ebbe occasione di affermare, quando già era segretario dell’Unire, che le scommesse ippiche non avevano futuro, al contrario del gratta e vinci, superenalotto, ecc. Affermiamo questo perché solo un terminator di professione potrebbe partorire strategie così devastanti. La tris andava già male, ma la cura Panzironi la sta mettendo al tappeto. Il raddoppio dei turni giornalieri, già di per sè discutibile, è stato realizzato senza lo straccio di un apparato tecnico di sostegno che potesse mettere ordine e offrire uno spettacolo almeno dignitoso. L’ufficio tris gestisce una tris (ordinaria) e gli ippodromi si occupano di quella del caffè. Tra le due strutture non sembra esistere alcuna comunicazione e i guai si accavallano, peggiorando una situazione già tragica per la pochezza tecnica con cui la nuova tris è stata pensata.L’ultimo esempio dello sfacelo nella tris del caffè di oggi a Roma. Tre cavalli ritirati (i numeri 2, 5, 9)  coattivamente tra le ore 12 e 12.18. Per l’art. 9 del Regolamento tris non erano qualificati a correre perché hanno partecipato ad un’altra tris nei sette giorni antecedenti la corsa odierna, precisamente il 16 u.s.
E’ vero che la responsabilità della dichiarazione del partenti  ricade, considerando anche il regolamento delle corse, sul proprietario, sull’allenatore, guidatore o sulla persona da questi delegata, ma sembra altrettanto scontato che , almeno per quanto concerne la corsa tris, l’Unire dovrebbe controllare accuratamente l’idoneità dei cavalli dichiarati partenti. Unire, che ha nominato ben due handicappers a Roma, quattro addirittura nelle giornate di corse (un altro esempio della tanto decantata ottimizzazione delle risorse di Panzironi). Il precedente Regolamento tris assegnava espressamente all’ufficio preposto il compito di ufficializzare il campo dei partenti, ricontrollando con la segreteria tecnica dell’ippodromo interessato la qualificazione di cavalli, guidatori, allenatori, fantini a partecipare alla corsa. E in ogni caso compete all’Unire redigere e pubblicare il programma ufficiale delle corse, con riferimento alla dichiarazione dei partenti per ogni singolo evento (nuovo regolamento scommesse, decreto interministeriale 25.10.2004 e dpr 169/98, art.5).

Per quanto concerne poi la seconda tris non viene incredibilmente considerato l’art. 4 del regolamento tris, (applicato invece  per la gara del pomeriggio), in cui si afferma che:

“…Non possono essere invitati dall’ufficio tris:
- Cavalli che siano stati diffidati  o allontanati nei  90  giorni  precedenti la divulgazione  degli inviti per difficoltà  manifestate nel tipo di partenza stabilito o  in corsa;
-
Cavalli che nei dodici mesi precedenti  la corsa siano risultati  positivi alle analisi  anti-doping con decorrenza dalla data  in cui  la commissione  di disciplina  di prima istanza ha ufficializzato la sentenza;
- Cavalli
affittati entro 20 giorni antecedenti la corsa;
-
Cavalli che non abbiano effettuato almeno due corse nei 45 giorni precedenti il giorno di effettuazione della corsa;
-
Cavalli che partono da fermo o girano “con l’uomo  tra i nastri.

Praticamente ci sono dei cavalli che possono correre all’ora del caffè, ma non a quella dell’aperitivo.     

Con scommettitori che, pur giocando la medesima scommessa, sono tutelati diversamente. E, casualmente, intanto  il movimento tocca il minimo: 1,879 milioni la somma del movimento delle due tris, anche se di lunedì. Soli 19 mila euro di più rispetto alla corrispondente 2005. Attendiamo al più presto un’altra intervista dai toni entusiastici del ministro Alemanno sulle pagine dello Sportsman, che naturalmente continuerà a restare sdraiato a pelle d’orso.

I generali senza esercito continuano a distinguersi per lungimiranza e strategie perseguite. L’Upt, nel tentativo di recuperare associati ha proposto la nomina di commissario per la Lombardia a un socio PTL  (proprietari trotto Lombardia). Per consolidare un’associazione sono necessarie idee, progetti, lavoro. Senza questi presupposti, in una fase di grave crisi del  settore, non è possibile recuperare consensi solo conferendo cariche. E’ necessaria una strategia capace di risolvere le problematiche degli operatori ippici, che non hanno certezze. Ben altra cosa che sdraiarsi a pelle d’orso.

G.R.





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