Tg Comitato 17.1.06: Anagt e Anact, gli uffici stampa dell'Unire lavorano sodo

Data 17/1/2006 23:14:16 | Argomento: Unagt

Gabriele Baldi ci dedica un suo memorabile pezzo. Tino Cazzaniga fa campagna elettorale per restare a fianco di Panzironi.

Anact e Anagt in perfetta sincronia


L'Unire ha due uffici stampa satelliti, che svolgono diligentemente un lavoro duro. Anagt e Anact, nelle persone dei presidenti Ernesto Cazzaniga e Gabriele Baldi, ormai quasi ogni giorno diventano il megafono di  Franco Panzironi e bisogna dire che lavorano bene, anche se ogni tanto vanno fuori dalle righe (Gabriele Baldi col suo stile inglese al posto di "vanno oltre" direbbe invece "pisciano fuori dal vaso"). Prendiamo l'ultimo capolavoro di Gabriele Baldi, pubblicato sul sito della sua associazione. Il mitico presidente prima di tutto ci comunica che è un vero “fascista” (tutti sentivano il bisogno impellente di venirne a conoscenza) e poi ci fa capire di aver studiato molto la grammatica italiana, visto che nel suo lungo articolo scrive correttamente la parola "cerebroleso" dopo averla clamorosamente ciccata in un articolo precedente (aveva scritto celebroleso). Sui contenuti poi, siamo al limite della perfezione e dell'imparzialità. Baldi dimentica un piccolo dettaglio, per esempio. Lo sciopero recente è stato fatto dall’Unagt e anche da gran parte  della sua associazione, che si è presentata a Roma all'incontro con Panzironi, per ottenere qualcosa e porre le basi di un dialogo futuro, visto che fino a quel momento il segretario aveva sempre rifiutato qualsiasi convocazione. Quell'incontro non è stato quindi strumentalizzato dai vertici Unagt che, tra l'altro, rappresentavano anche i proprietari.
 
E poi che bella la difesa a spada tratta di Panzironi, sul contributo di Alemanno di 35 milioni che sarebbe  arrivato, sul buco dell'Unire che non esisterebbe e sulle miliardarie spese di gestione dell’Unire che sarebbero frutto della nostra fantasia. Questo sostiene Baldi, l'esatto contrario della realtà, che noi più volte abbiamo provato coi documenti (bilanci, delibere, ecc.) e non con le parolacce di un maleducato. E poi alla fine, Baldi confessa di non essere d'accordo sul modo in cui è stata riformata la tris. Peccato che lui (e non l’Unagt), nel suo ruolo istituzionale, abbia comunque collaborato (per sua stessa ammissione) con l’Unire, alla realizzazione di una simile bruttura.

L'ultima pubblicazione di Tino sul “Giornale” è un altro pezzo di storia del giornalismo, e più precisamente un manifesto elettorale con il quale Tino spera di convincere i suoi associati sulla necessità di riconfermarlo alla presidenza dell'associazione nelle ormai vicine elezioni. "Quanto sono bravo, quanto sono magnanimo", ci dice e soprattutto ci rivela di essersi sempre battuto per la difesa del montepremi e per quanto riguarda questo argomento lo preghiamo d'ora in poi di astenersi visti i risultati ottenuti (-16,81% nel 2005, per il 2006 deve essere ancora comunicato). E poi l'attacco frontale alla lista avversaria, autentici demoni, soprattutto perché stallonieri e quindi in possibile conflitto d'interessi con gli allevatori. Bravo Tino, ben detto. Peccato che anche tu possegga un paio di stalloni e comunque, a proposito di conflitto di interessi, perché non eliminiamo da queste cariche anche le persone (magari burattinai occulti) legate alla potente lobby degli assuntori delle scommesse?

G.R.





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