Tg Comitato 15.1.06: aumentano i funzionari, ma i guai non diminuiscono

Data 15/1/2006 22:25:52 | Argomento: Unagt

Scambio di cavallo involontario accertato, grave ritardo. A San Siro il maniscalco di servizio non esiste più. Il Trottatore è il vero organo tecnico dell’Unire .



Classico Merett


Tra le voci più passive sul bilancio dell’Unire aumenta sempre quella per i funzionari e veterinari. Dagli 8 milioni spesi per il 2003 si è passati ai 15 del 2005. Eppure i disastri legati all’attività di funzionari e veterinari non sono diminuiti, anzi. Dopo i casi di Reprime – Arabian Pivot, di Grufoso - Rivaldo, di Erto a Torino, di Gastine a Roma, ecco un altro grave caso di scambio di cavallo con Granitique che corre con il nome di Gros Caillou . Il Disciplinare “controllo di identità dei cavalli in ippodromo” (allegato alla delibera 36 del 4.4.03) afferma che il veterinario responsabile deve procedere “prima della corsa” all’identificazione dei cavalli provenienti da altre piazze. Prima di correre a Roma (Gros Caillou e Granitique) avevano corso in altri ippodromi e nessuno si era mai accorto che erano stati scambiati, seppur involontariamente. I veterinari devono controllare, ma nel caso di Roma ( come negli altri) qualcuno deve avere dormito. E non ci risulta che siano stati presi particolari provvedimenti a loro carico. Quando allenatori e guidatori sbagliano vengono giustamente sanzionati, ma quando a sbagliare sono i controllori tutto va bene, come al solito.

Il Premio Encat di Milano ci consegna un altro esempio di perfetto funzionamento di un sistema. Il caso Ele Code (annunciata coi ferri, in pista sferrata e quindi ritirata) ci dice che il principale ippodromo d’Italia, che appartiene allo Snai di Maurizio Ughi, sembra non avere  un maniscalco di servizio, che è stato atteso invano per mezz’ora per ferrare Ele Code.

Il numero del “Il Trottatore” del quale abbiamo già parlato nei giorni precedenti è sempre fonte di spunti molto interessanti. Prendiamo l’elenco dettagliato dei Gran Premi del 2006. Se dovesse veramente corrispondere a quello vero, non ancora reso pubblico ufficialmente dall’Unire, dovremmo dedurre che Tino Gianfranco Cazzaniga ha fatto passi da gigante, diventando la vera area tecnica di un Ente ... a rotoli. Sempre nello stesso numero del “Il Trottatore” un articolo è firmato da una signora o signorina che di cognome si chiama Cazzaniga. Noi siamo certi che si tratti di un caso di omonimia col direttore responsabile della rivista pagata dai suoi associati, perché sarebbe almeno di cattivo gusto che Tino sfruttasse la propria posizione per favorire un parente, a prescindere dalle qualità morali e dalla eventuale bravura di quest’ultimo che non sono in discussione. In discussione sarebbe solo il solito metodo clientelare, tanto caro ai quartieri alti della politica ippica.

G.R.





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