Saltano tutti i convegno programmati per il 4 e per il 5. Firenze polo della vergogna. Ritorsioni a Taranto.

Continua la protesta contro la scellerata gestione dell’Unire di Franco Panzironi, sorda ad ogni apertura nei confronti delle categorie. Quasi totale la partecipazione allo sciopero dichiarato da gran parte dell’Anagt, Unagt e diverse associazioni di categoria dei proprietari. Una contestazione che si poteva e si doveva evitare. Ecco il testo integrale del testo trasmesso in tarda mattinata da allenatori, guidatori e proprietari che si riconoscono nell’Intercategoriale dopo l'astensione dalla dichiarazione dei partenti di oggi. “Unagt, Anagt e Confederazione Proprietari Trotto manifestano tutto il loro disagio e la loro protesta, perché, in un momento in cui l’avvenire dell’ippica sembra compromesso, l’UNIRE non si degna neppure di istituire un tavolo ippico per discutere le questioni vitali del settore, con coloro che sono sul campo fisicamente tutti i giorni, e che non riescono più a mantenere le loro famiglie senza alcuna prospettiva per il futuro.Non si tratta di una lotta fine a se stessa, ma della convinta necessità di consultazione per decisioni tecniche partecipate: d’altra parte, sono i principi generali ed è la disciplina regolamentare a imporre anche ai vertici dell’Ente la massima trasparenza. Non è un problema finalizzato a tamponature effimere e provvisorie, quale potrebbe essere, ad es., la rivendicazione della indennità tris e della validità del Regolamento tris, ma della necessità di formulare un piano triennale per la sopravvivenza dell’ippica, con dei punti fissi quali montepremi, calendario, programmazione, Cassa Previdenza, regolarizzazione del lavoro. Problematiche che vanno affrontate e vissute nella più assoluta trasparenza, e attraverso un tavolo di concertazione che, assurdamente, viene precluso agli allenatori-guidatori ed alle loro associazioni più rappresentative, ed anche alle associazioni firmatarie del documento di Bologna del 27.12.2005 (che comprendono tutti gli allenatori-guidatori, e oltre 1200 scuderie italiane, di cui alcune storiche con cavalli di grande importanza).In una situazione di sistematica ermetica chiusura, è lecito domandarsi per quale misterioso motivo ancora l’Unire non solo trascura totalmente ogni istanza proveniente dalla base, ma non comunica ufficialmente il montepremi 2006. E’ solo l’arroganza del potere o vi è necessità di evitare la trasparenza?La protesta in atto della astensione dalla dichiarazione dei partenti è motivata dalla insensibilità verso le richieste degli operatori ippici, che vogliono solamente essere ascoltati: Vi pare proprio troppo? Domani 3 gennaio 2006 le associazioni Unagt-Anagt-Confederazione Proprietari trotto si riuniranno per concordare le modalità di prosecuzione della protesta, decise a difendere i propri diritti e la propria dignità sino in fondo”. Non si fanno attendere le reazioni allo sciopero dei guidatori e allenatori di trotto in corso da oggi. Reazioni che in alcuni caso sanno di vera e propria rappresaglia. Con un comunicato la S.I.F.I, la società che gestisce l'ippodromo "Paolo VI" di Taranto ha proclamato la chiusura a tempo indeterminato delle piste. Nel comunicato si legge che "Non sussistendo motivazioni per la manutenzione, il personale tutto di questa società viene messo in ferie. Pertanto a partire dalle 11.00 di questa mattina (2-1-06) le piste rimarranno chiuse fino al rientro dello sciopero dichiarato". I guidatori e gli allenatori che hanno i cavalli residenti all'interno dell'impianto tarantino non potranno quindi allenare i propri cavalli sulla pista del "Paolo VI" per tutta la durata dello sciopero.
G.R.
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