Panzironi finge di aprire uno spiraglio, ma continua a rifiutare una trattativa collegiale. Senza tavolo unitario da lunedì niente partenti. Forse la Campania anticiperà i tempi .
Franco Panzironi
Come richiesto dall’illustre segretario dell’Unire Franco Panzironi verso mezzogiorno Anagt, Unagt e proprietari gli hanno trasmesso una richiesta ufficiale di convocazione. Ecco il testo integrale della stessa.
“Unagt, Anagt e la neo costituita Confederazione proprietari trotto, rinnovano e ribadiscono la richiesta di una convocazione urgente per un confronto (anche con i rappresentanti del mondo del lavoro) costruttivo sui gravi problemi che minano la sopravvivenza del settore quali:
1. Montepremi 2006 e percentuali di distribuzione per fasce di età; 2. Ottimizzazione bilanci Unire; 3. Rivisitazione nuovo Regolamento tris; 4. Calendario e qualificazione programmazione corse 2006; 5. Rinnovo colori 2006 e iniziative a tutela dei piccoli e medi proprietari; 6. Contribuzione a favore della Cassa Nazionale Assistenza Previdenza allenatori guidatori trotto; 7. Regolarizzazione dei lavoratori in base ai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro del settore e utilizzando anche il Fondo per il sostegno al reddito degli artieri in funzione di un alleggerimento dei carichi contributivi delle scuderie.
Certi di un riscontro positivo, porgiamo distinti saluti.
ANAGT: Il Vice Presidente, Antonio Luongo; UNAGT: Il Presidente Esecutivo, Maurizio Mattii; CONFEDERAZIONE PROPRIETARI TROTTO: Il Delegato, Marcello Rinaldi”.
Panzironi si è affidato prima alla mediazione del suo portavoce Tino Cazzaniga, poi (e di questo gli va dato atto) è intervenuto in prima persona, parlando con i Presidenti Unagt, affermando, però, che non poteva accettare una richiesta di convocazione unitaria di proprietari, allenatori e guidatori e che ciascuna categoria avrebbe dovuto richiedere la convocazione esclusivamente per sé stessa . Il buon Panzironi perde il pelo, ma non il vizio, perché finge di non capire il fulcro della questione e cioè l’esigenza di una trattativa collegiale fra categorie, sindacati e l’Unire per tentare di trovare veramente una soluzione ai gravissimi problemi del settore. Le solite convocazioni separate sono il contentino riservato ai poveri ingenui e illusi. E la conferma che il signor Panzironi non ha alcun interesse ad aprire veramente una trattativa con tutta l’ippica è il suo rifiuto di riconoscere ed incontrare entità che rappresentano qualcosa come 1200 proprietari. Quei 1200 proprietari che erano rappresentati anche alla riunione bolognese delle categorie. Altro che un “esiguo numero di rappresentanti di proprietari”, caro signor Gabriele Baldi. Nonostante gran parte della sua base gli si sia rivoltata contro (e l’ormai prossimo sciopero lo confermerà) il presidente dell’Anagt continua a difendere interessi che non appartengono ai suoi associati, ma che sembrano almeno molto vicini a quelli del Palazzo. E per far portare avanti le sue tesi il signor Baldi non esita a cadere nel ridicolo, affermando che la gran parte dei suoi associati non è d’accordo sullo sciopero. L’Anagt Campania e l’Anagt Lazio sono già sul piede di guerra (hanno confermato la volontà di astenersi dal dare i partenti), al momento il signor Baldi può forse contare solo sulla sua Toscana e su una piccola porzione del Veneto. Resta inteso che una repentina inversione di rotta dell’Unire, dettata dal buon senso, potrebbe aprire uno spiraglio che consentirebbe anche a proprietari e guidatori di usare lo stesso buon senso per evitare ulteriori perdite e avviare un percorso comune per il rilancio del settore. Speriamo che alla fine la ragione prevalga.
G.R.
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