Tg Comitato 16.12.05: Consiglio di Stato, Capannelle resta a Hippogroup

Data 16/12/2005 21:53:41 | Argomento: Unagt

Sconfitto chi voleva trasferire il trotto a Capannelle. I costi dell’Ente aumentano, ma efficienza e trasparenza sono in calo verticale. Montepremi 2006 ancora ignoto, i soliti giochi di prestigio.


Ippodromo "Capannelle"


Si è conclusa la storia infinita dell’assegnazione dell’ippodromo di Capannelle, forse  scombinando i piani di chi si aspettava un risultato diverso. Con sollievo apprendiamo che il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di Hippogroup che si era vista annullare l’aggiudicazione dell’ippodromo romano dal Tar del Lazio. Adesso il problema per i soliti noti è trovare un’altra area su cui costruire l’ippodromo del trotto, se è vero che il progetto del concorrente battuto era quello di trasferire il trotto dentro Capannelle.

Troppe corse, troppi cavalli, troppi sprechi, il leit motiv d’attacco della conferenza stampa di fine anno di Franco Panzironi. Meno cavalli, meno corse, meno proprietari, ma più spese per la gestione dell’Unire aggiungiamo noi, passate dagli 82 milioni di euro del 2003 a oltre 105 milioni del 2005, circa 10 milioni in più degli stanziamenti ad appannaggio degli ippodromi per il corrente anno. E già si vocifera di una nuova bocciatura,  dopo quella arrivata alcuni giorni fa, questa volta dalla Corte dei Conti, relativa alla gestione finanziaria per l’anno 2003 e alla perdurante mancanza di una organica normativa di riferimento, come quella dei regolamenti di amministrazione e contabilità. Dopo due anni le normative debbono ancora arrivare, il baraccone costa 20 milioni di euro in più rispetto al 2003 per essere meno efficiente e meno trasparente,  mentre i ricavi continuano a diminuire. E bravo il ragioniere.

Il bilancio di previsione 2006 dovrebbe essere deliberato, per legge, entro il 30 novembre in quanto le società di corse debbono (ma non avviene mai) pubblicare il libretto programma almeno trenta giorni prima dell'inizio di ogni  riunione. L’Unire di Panzironi  ha ben pensato di non formulare il bilancio di previsione e di comunicare il calendario 2006 senza lo stanziamento a premi, “oggetto di appositi provvedimenti che saranno comunicati successivamente”, come si legge nelle circolari arrivate in questi giorni (clicca  qui) alle società di corse. Se il montepremi 2006 deve rimanere invariato rispetto al 2005, come afferma Panzironi, che senso ha non comunicarlo subito? I soliti giochi di prestigio di un segretario che continua a considerare subnormali gli operatori ippici e ad usare un pallottoliere taroccato.

G.R.





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