Falsità e parole a vanvera in conferenza stampa. 
Il mitico ragionier Panzironi ne ha di pelo sullo stomaco. Altrimenti, nella conferenza stampa di oggi a Roma, non avrebbe detto quello che ha detto. Una serie di vergognose falsità, quasi a voler prendere in giro diverse decine di migliaia di persone che di ippica vivono e ai quali, un giorno o l'altro, dovrà rendere conto. L’Intercategoriale in riferimento alla conferenza stampa odierna ha diffuso il seguente comunicato La conferenza stampa romana del Segretario generale Unire, affiancato dai dirigenti Ferrara, Lorenzini, Soverchia, e dai subcommissari Chiarella e Masini, ancora una volta ha confermato che l'unica strategia dell'ente è quella finalizzata allo smantellamento del settore attraverso la diminuzione di montepremi, proprietari, corse, (mentre le scommesse continuano a calare) e la chiusura di ippodromi che hanno segnato la storia dell'ippica. In breve, Panzironi ha delineato i seguenti punti:
1. Montepremi 2006 in linea con lo stanziamento 2005;
2. Meno cavalli in corsa per esaltarne la qualità; 3. Meno corse e montepremi più remunerativo; 4. Stabilità di regole che diano garanzie e certezze alle attività agonistiche; 5. Progetti per la valorizzazione del cavallo; 6. Doppia tris, quartè e quintè entro la prima settimana di gennaio 2006; 7. Ottimizzazione del bilancio. La musica non cambia. Sono le stesse cose esposte da Panzironi al termine del 2004, rimaste in gran parte parole. I fatti sono stati ben altri. 1. Il montepremi è calato del 16,81% rispetto al 2004 (qualcosa come 46.106.703 milioni di euro in meno). Per il prossimo anno Panzironi promette lo stesso montepremi del 2005, ma già ora esistono certezze e dubbi in tal senso. Certamente diminuirà il montepremi ordinario, a favore di quello dei grandi premi e delle corse dei due anni ( quelle su cui si scommette di meno) che dovrebbero ricevere il soldi risparmiati col taglio delle corse.
2. Al 30 novembre 2005 risultano tagliati, senza preavviso e discrezionalmente, 134 convegni ordinari che sono stati sostituiti da 146 matineè, in base ad un criterio di redditività delle corse inattendibile, risultato di un elementare rapporto spesa - introito, che non propone un'immagine globale del settore, non tiene conto di variabili quali le riprese televisive, gli orari, il calendario feriale, prefestivo e festivo e idoneo solo a stravolgere le scale dei valori degli ippodromi italiani in base ad una logica clientelare e non meritocratica. E comunque dati oggettivi confermano che solo le corse belle e tecnicamente valide ripagano a tutti i livelli. La conferma oggettiva è la recente tris domenicale abbinata al Palio dei Proprietari, con un movimento di oltre 400.000 euro superiore alla media della altre tris della domenica abbinate a corse straniere di livello infimo. 3. Il movimento delle scommesse, nonostante l'introduzione della nuova scommessa Masini (vincente ed accoppiata in ordine) nelle ricevitorie, segna, al 13 dicembre 2002, un meno 4, 86 per le scommesse ordinarie e un meno 7,81 per la tris. Per un minore prelievo rispetto al bilancio di previsione 2005 di oltre 30 milioni di euro. 4. Il montepremi continua ad essere considerato una voce non stabile del bilancio come invece prevede la legge. Basti pensare all'importo del Premio aggiunto che, come comunicato con circolare Area Trotto n. 9/2005, " potrà essere ridotto in proporzione al totale degli aventi diritto e allo stanziamento previsto". Senza contare le lettere inviate dall'Unire ad alcune società di corse (clicca qui), nelle quali si riconferma il calendario 2005 per il 2006, ma si annuncia che l'importo del montepremi 2006 relativo al periodo aprile – dicembre 2006 sarà comunicato “successivamente” . 5. Doppia tris, quartè e quintè entro la prima settimana di gennaio 2006. Erano state promesse sin da dicembre 2004 ed ancora debbono arrivare. Speriamo che questa volta partano veramente, anche con adeguate garanzie organizzative ( l'avvio di accoppiata in ordine e vincente sulla tris è stato un disastro) e di trasparenza visto che uno dei principali punti deboli di questa Unire è la gestione deficitaria della giustizia sportiva. Uno scambio di cavallo nella tris (Reprime - Arabian Pivot) non è stato ancora chiuso dopo quattordici mesi. Senza contare i guidatori inibiti ed ammessi alle tris, i casi di falsa designazione (Grufoso-Rivaldo) archiviati anziché essere sanzionati e i casi di corsa ripetuta con irregolare nuova dichiarazione di partenti (con numeri diversi rispetto alla prima edizione della corsa) come il recente episodio di Taranto testimonia. 6. Il contributo di 35 milioni promesso da Alemanno nel 2004 e messo a bilancio deve ancora arrivare nelle casse dell'Unire, contrariamente alle dichiarazioni di Panzironi che l'11 settembre 2004 a Lo Sportsman dichiarava "sono arrivati i quattrini dal Ministero", il 22 febbraio 2005 alla Gazzetta dello Sport " E' falso che i 35 milioni di Alemanno non siano mai stati versati", salvo poi rimangiarsi tutto l'8 settembre 2005 al quotidiano Q.S. " Esistono le lettere firmate che assicurano quei soldi", aggiungendo che anche altri contributi avevano impiegato molto tempo prima di essere incassati. E dimenticando di specificare che quelli dovuti dalle agenzie ippiche (i minimi garantiti) sono stati condonati dallo Stato e hanno inferto un colpo quasi letale al settore. L'ex presidente Unire Matarrese era stato molto più sincero, dichiarando il 26 febbraio 2005 al Corriere dello Sport " Se questi 35 milioni di euro sono arrivati? No, non sono arrivati". Panzironi, una volta per tutte, dica come stanno le cose e si decida a convocare un tavolo con tutte le componenti per salvare il salvabile e porre le basi per il rilancio di un settore allo sfascio tecnico e amministrativo.
G.R.
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