Il Segretario parla di corse e ne combina un’altra delle sue. Scommessa Masini in caduta. Montegiorgio, Palio dei comuni, lezione di ippica per chi vuole affondare il settore. 
Panzironi farebbe bene a tacere e pensare due volte prima di parlare di argomenti che non conosce. Giovedì scorso aveva menzionato (inopinatamente) una circolare dei Monopoli in contrasto, a suo avviso, con il Regolamento delle corse. Immediate le repliche di Aams e dell’Intercategoriale (che ha annunciato anche un esposto per il “fattaccio“ di Taranto del 17 novembre ultimo scorso), di cui riportiamo il comunicato. "Il Segretario generale dell'Unire, Franco Panzironi ha avallato un palese irregolarità (a Taranto) con le sue dichiarazioni alle agenzie di stampa(clicca qui), e la reazione di Aams è stata inevitabile Con un comunicato stampa l' Aams(clicca qui) è stata costretta a formalizzare l'ovvio, vale a dire che le differenti decisioni prese dalle Giurie di Taranto e Livorno su due corse annullate e ripetute in coda al programma non sono imputabili a responsabilità di Aams, che è il garante della correttezza gestionale delle relative scommesse. Per giustificare una condotta che giustificabile non è, il Segretario generale ha sostenuto presunti equivoci interpretativi delle norme che sarebbero stati generati da una circolare dell'Aams. Circolare che non poteva essere tirata in ballo, sia perché si limitava solo a "indicare le più importanti novità normative introdotte dal decreto interministeriale che sarebbero entrate in vigore dal 20 giugno successivo alla data di emanazione della circolare medesima", sia (soprattutto) perché non poteva mai sostituirsi al Decreto Interministeriale 25.10.04 (clicca qui) (Regolamento delle scommesse) emesso proprio da Monopoli e Mipaf di concerto, pubblicato nella G.U. n. 299 del 22.12.2004, secondo cui appunto (art.19) su una "corsa rinviata quale ultima della giornata sono riaperte le scommesse limitatamente ai cavalli che si presentino alla ripetizione". La ripetizione ovviamente, come chiunque può capire se capace di intendere e di volere, avviene secondo il Regolamento delle corse (in caso di ripetizione, ognuno deve mantenere il proprio numero e la propria fila, cosa che a Taranto non è accaduta). Peraltro, sempre per chi è capace di intendere e volere, lo stesso decreto interdirigenziale prevede all'art. 2, comma 6, come fra "le variazioni al programma ufficiale che comportano il rimborso delle scommesse", vi siano "le variazioni delle modalità di partenza, salvo i casi espressamente previsti dai regolamenti tecnici delle varie specialità dei paesi in cui ha svolgimento la corsa". Se le scommesse quindi possono essere accettate, ciò è dovuto o meglio condizionato alla conformità al Regolamento delle corse. Il danno della condotta tenuta in violazione dei Regolamenti, dovrà quindi essere risarcito dai responsabili. Si tratta di un danno gravissimo perché la conseguenza è l'alterazione del risultato della corsa. Un cavallo partente in seconda fila, si può trovare in prima col sistema adottato nella ripetizione di Taranto, con eloquente ed evidente mutamento delle sue possibilità. Se si mantengono numeri e file (o gabbie, come nel caso di Livorno), come esplicitamente previsto dai Regolamenti scommesse e corse, simili mutamenti non sono previsti. Un corretto uso delle regole è fondamentale, per la trasparenza delle corse e dello spettacolo e per la certezza di guidatori allenatori e proprietari. Tutto ciò non è purtroppo accaduto a Taranto e se gli stessi criteri privi di qualsiasi certezza (come la gestione diversa di due casi identici) verranno adottati (come sembra) dall'Unire nella redazione del nuovo Regolamento tris di prossima deliberazione, verrà ulteriormente intaccata la trasparenza. L'Intercategoriale non potrà esimersi dal presentare esposto, in relazione a quanto sopra, alle Autorità competenti nelle opportune sedi, per gli eventuali illeciti di natura civile, amministrativa e penale (e cioè, ferma restando ovviamente la presunzione di innocenza sino a prova contraria, con riferimento al risarcimento dei danni ad Erario, proprietari, allenatori, guidatori, frode sportiva e truffa)".
Continua la discesa della “scommessa Masini”. Solo 194,855 mila euro di vincente ed accoppiata giocati sulla tris di Montecatini di sabato scorso. 249 mila considerando anche le scommesse sul piazzato, effettuabili solo nelle agenzie e negli ippodromi. Nemmeno gli spiccioli per un caffè. Viene il dubbio che i soliti ignoti abbiano sostenuto intenzionalmente questo surrogato di scommessa per penalizzare ancora maggiormente un settore già in crisi profonda.
Palio dei comuni Montegiorgio. Da una parte una marea di gente in tribuna, appassionati, corse di notevole livello tecnico, cioè ippica vera, quella che tutti vorremmo, dall’altra la tròika che vuole sfasciare l’ippica. Una romantica scena oggi a Montegiorgio. Erano seduti allo stesso tavolo, ci mancava solo che si tenessero per mano. Facevano quasi tenerezza il segretario generale dell'Unire Franco Panzironi, il consigliere dell'Anact e famoso burattinaio Gianfranco (detto Tino) Fabbri e, Franco (detto Gianfranco) Cazzaniga, addetto stampa dei primi due. Hanno tanto in comune questi signori. Il ragioniere è il perfetto realizzatore di progetti altrui, il braccio armato di una mente (ad occhio e croce molto vicina a quella dei delegati alla raccolta delle scommesse) che ha deciso di smantellare l'ippica, di ridurla ad un roulette o poco più. Il burattinaio appoggia senza remore questo progetto, finalizzato a diminuire, montepremi, corse, cavalli, ippodromi e a dequalificare lo spettacolo. Poco lontano da questi signori un'altra tavolata con il subcommissario Francesco Baldarelli, l’uomo del mistero. Prodotto dell'opposizione di governo, da quando ha ricevuto la sua bella poltrona ha abbandonato senza spiegazioni le categorie e ha smesso di parlare. E si sa che chi tace acconsente. G.R.
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