Tg Comitato 24.11.05: Taranto e Livorno, due pesi e due misure

Data 26/11/2005 21:04:38 | Argomento: Unagt

Corse ripetute a Taranto e Livorno. Due pesi e due misure per lo stesso caso vanno benissimo. Ricompare Rivaldo (o Grufoso).

                         


 Ormai è noto che all'Unire esistono delle persone che occupano posizioni di responsabilità, ma prive di competenze tecniche specifiche e capacità professionale, con tutto il rispetto per chi veramente si occupa di queste operazioni. Non è certamente il caso di Franco Panzironi, il  segretario dell'Unire che sta tentando (e ci riuscirà) di riportare l'Ente ai fasti di una volta. Per adesso l'ha portato dalle stelle alle stalle.  Un esempio lampante è il modo in cui  ha commentato la palese incompatibilità fra il modo in cui la giurie di Taranto e di Livorno hanno fatto ripetere come ultima una corsa annullata nei loro ippodromi.  Pubblichiamo il botta e risposta tra segretario ed Intercategoriale riportato anche dall’agenzia specializzata Agipro (clicca  qui)

“Il Segretario Unire ha dichiarato “secondo la nostra interpretazione è stato assolutamente perfetto il comportamento della giuria di Taranto, mentre presenta una minima criticità quello della giuria di Livorno, che però all’atto pratico non ha portato alcuna conseguenza sulla regolarità delle corsa e delle scommesse”.  Siamo arrivati al massimo del ridicolo. Equiparare la condotta della giuria di Taranto con quella di Livorno significa non aver capito niente del problema e soprattutto della disciplina in materia. Infatti la giuria di Livorno ha correttamente rispettato i regolamenti ( scommesse e corse) e, con l’avvallo dell’Unire, attraverso il notiziario Unire (unico documento che fa fede ai fini delle scommesse) ha disposto la ripetizione della corsa con gli stessi numeri, limitatamente ai cavalli  che si sono ripresentati. Al contrario, quella di Taranto ha cambiato numeri e file, permettendo una nuova dichiarazione dei partenti. A parte la gerarchia delle fonti, che vede subordinata, come sanno tutti, una circolare rispetto  ad una legge, l’uscita del segretario generale lascia veramente perplessi ed inquieti, facendo riflettere  sull’alternativa se i vertici Unire non conoscano che cos’è una norma o che cos’è una corsa, ovvero non conoscano alcuna delle due cose”.

A Taranto si è visto di tutto e di più
, con l'applicazione di una norma contenuta in una circolare dei Monopoli che non è mai stata recepita (clicca  qui) dal decreto che regola le scommesse firmato da Finanze e Mipaf di concerto. La giuria, quindi, non poteva consentire una nuova dichiarazione dei partenti con modifica della posizione dei cavalli e quindi dei numeri. Cosa che non è invece accaduta a Livorno, dove i commissari hanno fatto regolarmente ripetere la corsa senza alterare il precedente ordine di partenza (numeri e gabbie). Ebbene, per mettere fine alla questione col solito parere illuminato, Panzironi cosa ci dice? Che la giuria (Presidente A. Lazzaro) di Taranto è da Premio Nobel, mentre quella  di Livorno non è proprio stata impeccabile,  ma va bene lo stesso. Giusto caro segretario. Ecco il nuovo corso dell'ippica. A seconda della fede politica, è  possibile usare procedure diverse per regolare la stessa situazione e l'operazione si può fare anche con una certa approssimazione. Avanti così che andiamo forte. Pubblico, scommettitori, proprietari aumenteranno in numero esponenziale. Adesso aspettiamo un altro caso di corsa al trotto annullata e da ripetere. Siano certi che verrà fuori una terza regola.

Otto partenti domani a Capannelle nel Premio Flauto Magico (steeple condizionata). Far di essi Rivaldo , il cavallo dalla doppia identità, che in passato è sceso in pista anche come Grufoso, nome con il quale ha vinto, tra l’altro lo steeple di capannelle che è stato scandalosamente  mantenuto valido dalla procura dell’Unire, anziché essere cancellato a norma di legge assieme a tutte le altre corse di Grufoso.

G.R.





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