Il principio del controllo antidoping è indiscutibile: ma altrettanto indiscutibile è la negatività di una sottoposizione indiscriminata ed assoluta.

L'Unagt è da sempre impegnata a 360 gradi nello lotta al doping, per imporre il rispetto dei regolamenti, la sicurezza dei concorrenti e la regolarità delle corse nelle quali sono impegnati, ma sulla base di valutazioni certe. L'opposto dell'azione svolta e voluta da questa Unire, che manca di trasparenza per quanto concerne il prelievo e l'effettuazione delle analisi doping, si distingue per difformità di giudizio in relazione ad identici casi, applicato da giurie diverse, eccelle nella scelta di interlocoturi funzionali e discrezionali ai suoi interessi.
I Presidenti Unagt hanno inviato la sotto esposta comunicazione ai ministeri della salute e delle politiche agricole, all'Unire, ad Unire Lab e, per conoscenza, all'Anagt.
"Formuliamo la presente in riscontro alle missive inviate dall’Anagt, senza data, ma pervenute il 6.11.2005 e l’8.11.05 alle delegazioni Umbria –Marche- Abruzzo e Sicilia. Va doverosamente, ma fermamente contestata l’intestazione attribuita anche all’Unagt, trattandosi di arbitraria condotta, assunta senza alcun provvedimento assenso o accordo. Tuttavia l’Unagt è sensibile al tema esposto, tanto di avere già sollevato la relativa problematica (avendo analizzato la materia e studiato proposte concrete con la consulenza di cattedratici, chimici, farmacologi e medici), che è naturalmente disponibile a discutere in un tavolo comune alle categorie, agli organi istituzionali e ai rappresentanti dei laboratori incaricati delle analisi. Infatti, il principio del controllo antidoping è indiscutibile: ma altrettanto indiscutibile è la negatività di una sottoposizione indiscriminata ed assoluta, scevra da criteri e modalità da concordare, onde non provocare effetti peggiori del problema che si affronta, per di più viste le implicazioni penali (unico caso al mondo) della legge Melandri. Si tratta infatti di individuare parametri assoluti (legati anche alla capacità analitica dei laboratori di tossicologia preposti e alle modalità di prelievo) che siano vicini alla certezza (diversamente da quanto purtroppo sta accadendo per i controlli sui cavalli), da predisporsi secondo la disciplina normativa dalle autorità a ciò preposte (in specie Ministero della Salute), e non certo sulla base di criteri autonomi e non assoluti come quelli suggeriti dall’Unire. Ribadendo la nostra più assoluta disponibilità, rimaniamo in attesa di Vostre comunicazioni, proponendo e anzi sollecitando un tavolo di studio composto da categorie, Unire, rappresentanti dei Ministeri interessati e dei laboratori incaricati delle analisi".
G.R.
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