Stop negli ippodromi alle scommesse “vincente” ed “accoppiata” sulla tris.
Natale si avvicina e Francuccio e Maurizietto nostri hanno ben pensato di darci l'ennesima mazzata sulla strada dello smantellamento del settore intrapresa dall'Unire e dalle agenzie ippiche. Sembra che Unire e Ministeri di riferimento ce la stiano mettendo tutta per non dare certezze ad operatori e lavoratori ippici. Certezze che operatori e lavoratori non hanno mai preteso (né avuto) per assistenzialismo, ma per i risultati di quell’aumento delle scommesse che è conseguenza del loro operato e che i risultati degli ultimi anni attestano. L’analisi comparata delle scommesse tra gli anni 2000-2003 evidenzia un sensibile aumento (scommesse ordinarie +16,69%, tris +29,97%) del volume del gioco, rimasto nel 2004 sostanzialmente in linea con il 2003. Stupisce che Aams parli di nuove scommesse a proposito di “vincente” ed “accoppiata”, quando invece la sola novità consiste nell’introduzione delle stesse nelle ricevitorie. Era stato più volte preannunciato l’arrivo di una nuova scommessa sul tipo del V3 svedese, gioco simile al quartè con possibilità di accumulare Jackpot. L’Unire non ha voluto o è stata incapace di proporre (come il suo ruolo impone) in dieci mesi una nuova scommessa. La stessa nota di Aams prevede altresì che i concessionari autorizzati alla raccolta, collegati ai punti vendita,sono Sisal, Lottomatica, e Snai, i primi due richiamati più volte dall’Antitrust per monopolio del mercato dei giochi. Tra i punti vendita appartenenti alla rete di raccolta della scommessa tris ci sarebbero anche gli ippodromi che, invece, rischiano di non poter effettuare le scommesse “vincente” ed “accoppiata” sulla tris se non modificando il protocollo di trasmissione dei propri totalizzatori, dovendo le giocate essere obbligatoriamente riversate nei server Sisal, Lottomatica e Snai, con una percentuale di prelievo a loro favore inferiore della metà a quella delle medesime scommesse effettuate sulle altre corse. Un altro provvedimento legislativo che penalizza il settore ippico, allontanando ulteriormente il pubblico dagli ippodromi. Inoltre secondo Aams, nei prossimi mesi, partiranno “Quarté” e “Quinté”, scommesse che dovevano essere introdotte nei primi mesi del 2005, poi prorogate al mese di agosto. A tutt’oggi i Monopoli di Stato affermano (clicca qui) che i relativi regolamenti debbono essere predisposti. In definitiva le promesse dei Ministeri competenti e dell’Unire di nuovi giochi non hanno trovato un effettivo riscontro nella realtà. Solo un surrogato tecnicamente poco stimolante e quindi insufficiente per competere con la concorrenza delle nuove scommesse non ippiche che stanno alimentando il mercato dei giochi delle grandi reti di accettazione. Per di più non effettuabile, al momento, dal pubblico degli ippodromi, che sono solo chiamati ad accogliere l’evento sportivo senza beneficiarne. Federippodromi, in un comunicato emesso in data odierna annuncia di aver inviato una diffida (clicca qui) all’Unire perché venga convocato al più presto un tavolo per esaminare tutti gli aspetti della complessa materia. Ritiene, altresì, che in una situazione di sostanziale indeterminatezza le associate si debbano astenere dal compiere le operazioni d’uso per la costruzione del prodotto Tris e assimilati. Speriamo sia la volta buona che questi signori la smettano di perdere tempo in disquisizioni marginali e pensino ad una strategia collettiva nell’interesse e per il futuro dell’ippica italiana e non finalizzata solo al loro orticello.
G.R.
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