Tg Comitato 25.10.05: Verona, un'occasione per confrontarsi

Data 25/10/2005 21:52:00 | Argomento: Unagt

A Verona l'ufficializzazione della doppia tris. Panzironi invitato alla conferenza stampa dell'Inercategoriale. Cazzaniga senza progetti. Il Tar di Firenze boccia l'Unire. Emilia  Romagna ancora  tagli. 


L’Unire da per certa l’introduzione della seconda tris dal sette novembre. Lo annuncerà a Verona insieme alle nuove scommesse quartè e quintè più volte ribadite nel corso dell’anno e mai effettuate. L’ennesimo proclama di buone intenzioni, privo di contenuti. All’Ufficio Tris dicono di non saperne nulla, tantomeno allenatori e guidatori a cui  l’Unire ufficialmente non ha fatto pervenire alcuna comunicazione. Dovrebbe essere programmata intorno alle 13,00, servire da “cassetta” e essere abbinata ad una corsa differenziata. Alla faccia della qualità, senza regole certe, neanche sulla idoneità dei prelievi doping, ma in linea con l’incompetenza tecnica e con il progetto di dequalificazione e di ippica virtuale perpetrato da Panzironi. Ed è impensabile che le categorie siano disposte a sopportare sulla loro pelle ulteriori sacrifici, come la diminuzione delle indennità e la mancata implementazione della dotazione delle corse tris, straordinarie e non. Le stesse categorie chiedono anche il rispetto delle regole e sanzioni disciplinari apposite per la tris, una corsa un tempo cartina di tornasole dell’ippica e ora decaduta e diventata normale “routine”. Minimo storico di 1.317 milioni di euro toccato oggi per Firenze galoppo. Meglio non conoscere il nome di quel “genio che ha autorizzato la programmazione di una tris alle 17.50. Siamo davvero impazienti di ascoltare a Verona le argomentazioni di Panzironi sulla sua nuova ippica, per commentarle qualche ora dopo nella conferenza stampa dell’Intercategoriale, sicuri della presenza di un segretario (invitato al pari degli altri vertici Unire) sempre disponibile (!!) al confronto con la maggioranza delle categorie e il mondo del lavoro. Dalle parole ai fatti.

Cazzaniga invoca un atto di coraggio dell’Unire che ridia vitalità al settore. Segnala il pericolo di un’ippica di sole corse commerciali e si aggrappa alle indennità tris per aumentare le dotazione dei Gruppi II. Le solite  briciole di chi  evade i problemi reali (il buco dell’Unire supera ormai i 150 milioni di euro) e soprattutto non sa quello che dice, essendo stato uno dei principali alleati di Panzironi e della sua politica di distruzione. Riduzione del montepremi, dequalificazione e introduzione (discrezionale) a dismisura di corse commerciali sono anche sue creature. Critica anche il palinsesto Tv, uno degli ennesimi esempi dello sbando di quest’ippica, più volte denunciato. E proprio Cazzaniga ha contribuito ad impoverire di contenuti tecnici la programmazione delle corse, parlando di ippodromi istituzionali, senza avere la minima idea di che cos’è un ippodromo. Forse è in buona fede, ma sembra non si renda conto della inconsistenza delle sue affermazioni. Non gli è mai sorto il dubbio che il buon amico Panzironi (facendo leva sulla sua smania di protagonismo) l’abbia favorito non perché credeva nelle sue tesi, ma perché facilmente abbindolabile. Anche lui è invitato alla nostra conferenza stampa. Avremo il piacere di sottoporgli il nostro progetto, fatto dalla gente che  sinora ha ignorato, da quella base senza il sostegno della quale non è possibile la sopravvivenza dell’ippica italiana.

Il Tar di Firenze ha intimato all’Unire di produrre gli elaborati prodotti dalla società Deloitte, contenenti criteri e metodologie per la remunerazione dei servizi resi da ogni singolo ippodromo.  Panzironi in nome della tanto decantata trasparenza dell’Unire non aveva concesso l’accesso agli atti alla Labronica corse cavalli “,  non ritenendoli di sua competenza. Considerando che l’ippodromo di Livorno per effetto della convenzione Deloitte adottata dall’Unire perde solo come corrispettivo impianti qualcosa come 500 mila euro annui (rischiando la chiusura), vorremo sapere cos’è di sua pertinenza. Forse il progetto di installazione delle slot machines negli ippodromi, inteso, secondo Panzironi, come momento di aggregazione. L’otto novembre, sempre al Tar di Firenze, si discuterà la sospensiva del modello Deloitte. Se accolta, si ritornerebbe al precedente sistema convenzionale e tutti i futuristici progetti di ippica virtuale sviluppati dal Panziron pensiero dovranno cambiare strada. E la successiva sentenza dello scontato ricorso dell’Unire al Consiglio di Stato è prevista per  una data successiva al nove aprile.

Una nuova tegola sull’Emilia Romagna. Si presume un taglio di ulteriori 20 convegni nel 2006. Panzironi sarebbe molto arrabbiato per l’ennesimo ricorso avverso al modello Deloitte, questa volta ad opera della società Cesenate. Ufficialmente questo il motivo. A nostro avviso, solo una scusa per penalizzare una regione di opposta tendenza politica, continuando ad adottare metodologie discrezionali e non meritocratiche, mirate solo ad accogliere consensi politici ed avulse dagli interessi dell’ippica italiana. A Verona manifesteremo e urleremo il nostro dissenso anche contro questa ennesima ingiustizia.

G.R.





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