Tg Comitato 19.8.05: anche la pioggia aiuta Panzironi a tagliare le corse.

Data 22/8/2005 0:43:12 | Argomento: Unagt

Siamo veramente alla frutta. Per risparmiare qualche granello di sabbia (e qualche spicciolo) si trasformano le piste  in pantani.





E’ vero che  l’Unire ha imposto di proprio arbitrio alle società un rapporto contrattuale, basato sul modello Deloitte, che rischia di far chiudere molti ippodromi, ma è altrettanto vero che alcuni di questi non fanno assolutamente nulla per favorire  il regolare svolgimento delle corse, minando la sicurezza di allenatori e guidatori, disaffezionando anche quel poco di pubblico che rimane, favorendo così il calo verticale delle scommesse e il piano di smantellamento dell’ippica perseguito dall’Unire. Per salvare un dito oggi sono pronte a tagliarsi una mano domani. Apprendiamo dai nostri associati che domenica 14.08.05, presso l’ippodromo di Treviso, poco prima dell’inizio del convegno, si abbatteva un violento nubifragio che rendeva pessime le condizioni della pista, tanto da indurre la giuria a ritardare di circa minuti 30 la partenza della corsa per verificare l’agibilità del tracciato. I rappresentanti dei guidatori, sentiti i colleghi scesi in pista per la prima corsa, chiedevano un ulteriore rinvio poiché, al momento non vi erano le condizioni per proseguire. Si stava ancora valutando la questione quando il direttore dell’Ippodromo, di sua iniziativa (senza permesso della giuria), faceva chiamare i cavalli in pista. Inoltre, constata  l’inagibilità del circuito, sarebbe stata consegnata al commissario  di pista locale, per i giudici, da una parte dei guidatori , una missiva con richiesta di sospensione della riunione, giunta a destinazione dopo un’ora. Il successivo miglioramento delle condizioni meteorologiche e della pista non giustificano il comportamento della Nord Est e della giuria, che per l’art. 10 del Regolamento delle corse (“Obblighi delle Società di Corse”), deve accertarsi della “continua efficienza e funzionalità sia delle piste che di tutte le strutture tecniche” prima di ogni corsa.  E’ importante fare chiarezza e che gli eventuali  responsabili di tali condotte siano chiamati e renderne conto, affinché non si ripetano situazioni simili, lesive per gli interessi e l’immagine dell’ippica.

G.R.



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