Domani, 9 agosto, sarebbe dovuta partire la riunione di Ferrara. Invece i cancelli resteranno chiusi perché la società d gestione così ha deciso dopo la trasformazione dei convegni da ordinari a differenziati. Il peso di questa situazione ricade ovviamente tutto sulle categorie, delle quali naturalmente non frega niente a nessuno fra chi comanda. Per la verità ci sarebbe una succursale occulta dell’Unire che va in giro affermando che Panzironi in qualche modo aggiusterà le cose, facendo disputate le corse a Ferrara. Probabilmente chiederà aiuto al suo amico Silvan (quello con i baffi) che gli preparerà uno dei suoi soliti giochi di prestigio ad effetto. Non vediamo l’ora.

Mentre Francuccio vuole raddoppiare la tris, arriva l’ennesimo caso inquietante, che riguarda la tris straordinaria disputata domenica a Tagliacozzo, dove la posizione da cui sarebbero partiti i cavalli (come evidenziato anche da alcuni organi di stampa) non consentiva adeguate condizioni di sicurezza, in quanto non esisteva lo spazio sufficiente per schierare i concorrenti. E allora cosa avrebbero fatto a Tagliacozzo, naturalmente, da quanto sembra, con la benedizione dell’Unire? Avrebbero spostato in avanti di almeno una cinquantina di metri le gabbie di partenza (in un luogo più largo), accorciando però la distanza della corsa. E tutto, naturalmente, senza una comunicazione ufficiale sul notiziario Unire, che sostituisce a tutti gli effetti (art. 5 dpr 169/98 e art. 2 statuto Unire) il programma ufficiale delle corse. Se così fosse, le scommesse sulla tris di Tagliacozzo sarebbero a rischio di rimborso (o, addirittura, di annullamento) se a qualcuno venisse l’idea di rivolgersi all’autorità giudiziaria competente.