Tg Comitato 15.7.05: meglio morire in piedi

Data 18/7/2005 1:43:10 | Argomento: Unagt

Ippodromi storici condannati a morte senza ragione.


L'Intercategoriale, tiene a ribadire la ferma intenzione di proseguire la sua lotta per il raggiungimento degli obiettivi in grado di assicurare stabilità e certezza al settore. Riportiamo il comunicato trasmesso in data odierna ai vertici Unire e agli organi di stampa.

Le motivazioni che hanno condotto i lavoratori ippici e le associazioni di categoria a delle proteste così spettacolari (annullamento Tris di Livorno e astensione dai partenti a Merano), sono le stesse, sostanzialmente, sulle quali le categorie professionali ippiche fondano, da un anno, ininterrottamente, la loro lotta, che è lotta per la sopravvivenza.
Mancata trasparenza tecnica e amministrativa dell’Unire, che si traduce in tagli al montepremi, alla arbitraria distribuzione delle giornate, alla riduzione delle giornate di corse e del numero delle corse, alla mancanza totale di una strategia condivisa, alla mancanza totale di apertura alle voci delle categorie ippiche e dei lavoratori ippici. Come pretende l’Unire di coltivare e gestire il settore ippico, senza concertazione con le associazioni sindacali dei lavoratori ippici e con le associazioni di categoria ? Soprattutto nell’imminenza di un protocollo di intesa con le società di corse, che coinvolge all’evidenza aspetti di carattere generale, e per le quali le i sindacati e le categorie non sono stati mai sentiti, e che, sembra, porti alla istituzionalizzazione e codificazione del modello Deloitte, quello che ha condannato a morte ippodromi storici come Livorno, Merano, Bologna, Cesena, Aversa, Padova, Trieste, Milano tr., ecc. Sia ben chiaro che sindacati e categorie debbono essere ascoltati e coinvolti, ed una applicazione del modello Deloitte sarà contrastata duramente e sino alla fine, perché porterebbe l’ippica al caos più profondo.  Se si deve morire, meglio morire in piedi.  Complimenti ai Soloni degli ippodromi, che si fanno rabbonire per l’indennizzo  (pag. 4, punto 5, “protocollo intesa”) – la cui legittimità è tutta da verificare - per le giornate perse, senza rispetto per le categorie ed i lavoratori, che però non si faranno strumentalizzare come in passato.  Sembra proprio grande cosa pensare a come rifondere gli ippodromi per i convegni persi, quando proprietari,  allenatori e guidatori non sanno dove andare a correre, con un montepremi ordinario diminuito in maniera differenziata di circa il 20%!  Che trovata geniale!Medesimi criteri sono alla base della astensione dalla dichiarazione dei partenti per il convegno di Merano del 17.5.2005: Merano, simbolo dell’ostacolismo, cattedrale ai massimi livelli mondiali, è penalizzata da una politica dell’Unire miope e finalizzata ad un effimero ed elementare rapporto spesa-introito (la stessa dell’indennizzo-regalo agli ippodromi per le giornate perse), senza una visione globale del settore.  La diminuzione del montepremi dell’ostacolismo è assestata su un inaccettabile ed incomprensibile –50%, anziché il -9% sbandierato. Basta con l’improvvisazione, con il dirigismo, con le mezze verità dell’Unire, con l’elaborazione dell’informazione, con le convenzioni/non convenzioni, con la mancata applicazione dei regolamenti, con le irregolarità che sistematicamente vengono perpetrate nella corsa tris, con il privilegiare alcune categorie rispetto ad altre, con la gestione scriteriata del palinsesto tv, con l’appoggio alla programmazione discrezionale di matinèe e corse estere in sostituzione dei convegni ordinari (oltre 150 quelli soppressi). Pertanto, le associazioni di categoria, con lo spirito e gli obiettivi da sempre ribaditi, in assenza di un tavolo unitario di concertazione con tutte le componenti ippiche, non escluse quelle sindacali, continueranno con tutte le loro forze ad adottare tutte le iniziative di protesta ritenute idonee sul piano categoriale, politico e, se riscontrato,  giudiziario, per il raggiungimento di concreti risultati di stabilità e rilancio dell’ippica italiana.

Vice Presidente Upt: Franco Adducci
Upt Sicilia
: Il Delegato Antonio Rosta
Upt Lombardia
: Il Delegato Giammaria Pizzaballa
Upt Piemonte
: Il Delegato Aldo Calorio
Upt Veneto
: Il Delegato Alfonso Montagna
Upt Friuli
: Il Delegato Dario Edera
Subalpina:
Il Presidente Marcello Rinaldi
Apter Emilia Romagna
: Il Presidente Vittorio Venturi
Urtuma
: Il Vice Presidente Patrizia Romanelli
Unagt
: Il Presidente Esecutivo Maurizio Mattii
Assogaloppo
: Il Presidente Fabio Carnevali





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