Chiude ippodromi perché sono troppi, ma ne apre degli altri. Ecco la politica di Panzironi.  
Non crediate, non è il caldo che fa brutti scherzi. Franco Panzironi è fatto veramente così. Una ne fa e cento ne pensa, peccato che le sue geniali intuizioni spesso si contraddicano a vicenda. Ecco l'ultima perla. Panzironi ha deciso che si corre troppo e che ci sono troppi ippodromi. Vorrebbe chiuderne alcuni, ma intanto si starebbe preparando a inaugurare l'impianto misto (galoppo e trotto) di Lecce, città della Puglia come Bari, dove è nato il ministro Alemanno.
E poi le corse. Non sono tutte uguali, ottimizzare il prodotto significa selezionarlo e in qualità, significa classificare gli ippodromi per criteri meritocratici, modularne l'attività per quantità e qualità. Non basta chiuderne un po' a caso e chi se ne frega se l'amaro destino tocca a impianti che hanno fatto la storia. E non basta allargare a macchia d'olio i matinèe che non servono e non rendono se non sono tenuti sotto controllo numerico. L'Unire non dovrebbe essere un collettore delle scommesse ippiche – o su cartoni animati o su corse estere – e così il suo bilancio da pallottoliere andrebbe bene. Non solo, ma le agenzie ippiche ringrazierebbero. L'Unire dovrebbe avere un progetto, che invece non esiste. Ottimizzare il prodotto ippico, non significa, o almeno non significa solo, rendere ogni corsa di cavalli produttiva, intendere la corsa o la gara fine a sé stessa , ma l’indotto che consegue allo spettacolo ippico in termini di aumento di scommesse, di appassionati, di aumento degli spettatori negli ippodromi, di allevatori, proprietari, allenatori, guidatori e fantini. In modo che si ottimizzi qualitativamente il cavallo italiano da competizione. In sostanza, più lo spettacolo ippico è interessante, più sono gli appassionati, più interesse circola intorno al settore, e più aumentano scommettitori, filiera ippica e posti di lavoro. Il sillogismo è di una logica stridente. Infine la notizia dell'ultima ora. E' ormai prossima la chiusura dei centri di allenamento di Roma-Ciampino e Pisa. Naturalmente per colpa dell'Unire che non ha versato i contributi dovuti. Dove andranno gli allenatori con i loro cavalli? Forse a Lanciano che momentaneamente è stato chiuso, ma che potrebbe avere da un momento l’altro due o tre matinèe all’insegna dell’ottimizzazione. Quando Masini, Panzironi e Baldarelli ne faranno una giusta sarà festa grande. G.R.
|