Un'Unire di "mezze verità", sulla pelle della povera gente. 
Pubblichiamo il comunicato trasmesso dall'Intrcategoriale agli organi d'informazione e ai veritici Unire.
INTERCATEGORIALE
Le scriventi associazioni di categoria sono venute a conoscenza dell'importo del montepremi e del numero delle giornate per il secondo semestre, comunicato dall'Unire alle Società di corse, e della delibera avente come oggetto il calendario nazionale delle corse. Pertanto evidenziano:
1. Diminuzione per il trotto del 38% Premio aggiunto e del montepremi non del 9% (con percentuali differenziate da ippodromo a ippodromo) su base annua come più volte annunciato dai vertici Unire, non del 12,73% come in realtà previsto dal Bilancio Preventivo 2005, ma addirittura superiore al 18%. Tale diminuzione è differenziata da ippodromo a ippodromo ed è stata calcolata in parte diminuendo lo stanziamento ordinario dei premi con percentuali variabili e in parte riducendo il numero delle giornate delle corse ordinarie (-23 a Roma, -19 a Milano, -15 a Napoli, -12 a Bologna, - 12 a Palermo, - 7 a Firenze, -7 a Montegiorgio, -7 a Padova, - 6 a Torino, - 4 a Trieste). Tutti questi convegni verranno, peraltro, tolti nell'ultimo quadrimestre (con addirittura un -28 % per Milano), con metodologie arbitrarie, improvvisate, non concordate con gli interessati, fortemente lesive degli interessi dei proprietari, degli allenatori e dei guidatori.;
3. Non risulta ancora deliberato il contributo di euro 20.000.000 (aggiuntivo di quello della legge Masini), e non risultano da bilancio arrivati i 35.000.000 di euro del 2004;
4. Mancanza (nonostante il nuovo assetto conseguente al commissariamento di Antonio Matarrese) totale di trasparenza amministrativa e tecnica, inattendibilità dei vertici Unire che continuano a perseguire "mezze verità" e a gestire l'attività contro gli interessi del settore, ricorrendo sistematicamente alle corse estere mentre quelle italiane calano.;
5. L'Unire continua ad evitare l'istituzione di un tavolo di concertazione, anteponendo la concertazione stessa con i singoli nel tentativo di disgregare un settore che impegna 50.000 lavoratori.;
6. Totale asservimento agli interessi delle Agenzie ippiche, che continuano a non pagare minimi garantiti e quote di prelievo per gli anni passati e correnti, sottraendo risorse vitali al settore.
Vice Presidente Upt: Franco Adducci Upt Sicilia: Il Delegato Antonio Rosta Apter Emilia Romagna: Il Presidente Vittorio Venturi Upt Lombardia: Il Delegato Giammaria Pizzaballa Upt Piemonte: Il Delegato Aldo Calorio Upt Veneto: Il Delegato Alfonso Montagna Upt Friuli: Il Delegato Dario Edera Urtuma: Il Vice Presidente Patrizia Romanelli Unagt: Il Presidente Esecutivo, Maurizio MattiI Assogaloppo: Il Presidente Fabio Carnevali
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