Tg Comitato 5.6.05

Data 5/6/2005 21:24:07 | Argomento: Unagt

Domani a Bologna trotto, galoppo, oo.ss e ippodromi insieme per "cercare" di sopravvivere.

                                      Pallotoliere "economico" made in China


E’ ora di dare una svolta all’Unire di Bombolo Panzironi e Silvan Masini, distesi a pelle d’orso nell’ufficio del Trampoliere, mente Napoleone Meli certificava il bilancio di previsione 2005 nell’ufficio attiguo a quello di Panzironi insieme al sosia di Masini e con il solito pallottoliere difettoso (made in China).  Bisogna fermarli, altrimenti  l’ippica virtuale in cui cessano di esistere pubblico, appassionati, scommettitori, allevatori, proprietari, allenatori, guidatori e fantini, posti di lavoro da loro fortemente voluta trionferà. Domami a Bologna (ore 14.00), compatti, hanno l’ultima occasione per rispondere in modo programmatico e concreto alla crisi più grave ed inquietante degli ultimi anni dell’ippica, sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista amministrativo, sia dal punto di vista economico-finanziario. E’ giunto il momento in cui tutte le parti debbono mettere insieme le proprie forze, le proprie risorse, per contribuire al risultato di comune interesse del salvataggio del settore. Purtroppo il primo atto dell’ennesimo commissariamento dell’Unire è stato quello di limitare il diritto di organizzare e partecipare alle gare di società di corse, allenatori, guidatori e fantini e proprietari, di danneggiare il pubblico e di ostentare favoritismo nei confronti di una parte delle agenzie, non tutelando quella parte che democraticamente avrebbe potuto non aderire allo sciopero. Come certamente non avrebbero aderito 19.000 totoricevitori che sono ricorsi alla Procura Generale della Corte dei Conti e che per tale decisione arbitraria ed irrispettosa dell’Unire hanno subito un notevole danno economico. Lavoratori, organizzazioni sindacali, associazioni di categoria e Unire debbono assolutamente compattarsi in un’azione comune. Non si possono più permettere da chicchessia, nemmeno dai Bombolo e dai Silvan, esperimenti dilettantistici  sulla nostra pelle. Pertanto nel tavolo paritetico promesso dall’Unire urge da subito impegnarsi  per un progetto operativo che consideri  il montepremi voce stabile e non residuale del bilancio, porti ad una classificazione (o valutazione) degli ippodromi secondo criteri meritocratici, richieda trasparenza amministrativa, tecnica, qualificazione del prodotto corsa, ponendo, contemporaneamente, le basi per un rilancio del comparto ippico, non  più fondato sulle basi dell’assistenzialismo e del clientelismo trascorso, ma imperniato sulla capacità e sulla volontà di porsi degli obiettivi che diano stabilità al settore.


G.R.





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