L'opinionista

Data 25/5/2005 17:45:03 | Argomento: Unagt

Il  grande complotto. L’ippica dei ricchi.                   


23 Maggio 2005

Le cose non succedono a caso.

La cronaca: si apre strumentalmente la conflittualità fra le categorie poi la conflittualità fra gli ippodromi e qui straordinariamente i grandi parlatori (gli assuntori delle scommesse) non si sentono, sono uniti e soprattutto silenziosi.

Si permette di non pagare alle agenzie (tutte) 2000- 2001-2002, ma anche per il 2003-2004.

Si arriva alla legge “salva ippica” agosto 2003 si spalma il debito decurtato di tanti milioni di euro in 8 anni.

Si arriva alla fine del 2004 e si annuncia che i soldi mancano per il Montepremi e per gli ippodromi e si comincia proponendo un bilancio che inizia il cammino delle operazioni, si da incarico alla Deloitte di stabilire i cattivi e i buoni, o meglio i convenienti dagli sconvenienti. Si toglie l’incompatibilità in parlamento attaccandola al decretone blindato, quindi con voto della sola maggioranza, cosa vuol dire? Che gli assuntori di scommesse possono comprare anche ippodromi.

I fatti sono questi e il resto è un’opinione.
L’obiettivo ridurre alla fame il nostro settore proprietari, allevatori, allenatori, fantini, tagliere poi il 50% degli ippodromi che falliranno strozzati dalla mancanza di emolumenti, poi un altro ritocco per togliere un altro 50% del restante, poi…. L’operazione è completata.

Gli ideatori del progetto avranno chiuso il cerchio e potranno costituire l’ippica che vogliono, quella dei ricchi con gli ippodromi indispensabili di loro proprietà, quello che non si produce si compra all’estero, anche questo già preparato nel bilancio 2005.

Ci saranno ricette, vaccini, anticorpi per combattere questo disegno, che tende a ridurci a una categoria geneticamente mutata? Si, e questa è l’altra parte della storia.   

R.M.





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