Ippodromi, la nostra salvezza.

Non sappiamo ancora se la crisi dell'ippica verrà risolta o tamponata, ma da oggi siamo più ottimisti. Abbiamo finalmente trovato una guida, dei condottieri coraggiosi che non arretrano di fronte a qualsiasi ostacolo. I nostri eroi sono i gestori degli ippodromi (Uni e Federippodromi in particolare) che hanno mostrato tutto il loro coraggio e la loro lungimiranza nell'aspra battaglia con Bombolo Panzironi sul protocollo d'intesa per la classificazione degli ippodromi. Ebbene, Bombolo vorrebbe far firmare loro quello inguardabile elaborato dalla Deloitte e redatto secondo schemi avulsi dalla realtà, in stile perfettamente panzironiano. Ebbene i nostri eroi si sono rivoltati, ma Bombolo ha minacciato di non pagare le loro spettanze, cosa che avverrebbe dal mese di marzo. E allora i cavalieri senza macchia e senza paura cosa vorrebbero fare? Deliberare nel prossimo consiglio direttivo del 23 p.v. uno sciopero per costringere Bombolo a tornare indietro. Pochi però sono quelli che ci credono, tanto sono impauriti, come poveri pulcini sgridati dalla chioccia. Silenzio e rassegnazione sono le loro sole armi di difesa. Siamo conciati veramente male, questa è la verità. E la conferma arriva anche dalla tris straordinaria domenicale, una scandalosa “reclamare” di Montecatini che rappresenta il nuovo corso dell'Unire.
Orari estivi. Maurizietto nostro dall'alto dei suoi trampoli ci ripensa. Se fate i buoni si può andare avanti sino alle 23.45, ma a patto che corrano quattro ippodromi al pomeriggio e sei di sera. Per Bombolo steso a pelle d'orso nessun problema e neanche per Guido Melzi D'Eril che parla probabilmente a titolo personale visto che gli altri ippodromi non hanno accettato la proposta del trampoliere. E naturalmente di tutto questo le categorie, cioè quelli che comprano i cavalli e scendono in pista, non sono stati informati e comunque, per quanto li riguarda, farebbero correre al pomeriggio sotto il solleone il Trampoliere, Bombolo, Silvan e Melzi D'Eril con " 20 metri di handicap". Meglio riderci sopra per non piangere .
G.R.
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