L' Unire e suoi fedelissimi. Idee chiare e grandi meriti .

L'Unire e i suoi fedelissimi, come ormai consuetudine, continuano a navigare a vista senza idee e senza progetti. Un pezza su una falla oggi, un'altra domani per tappare un altro buco, senza vedere la voragine aperta ormai da tempo. Ecco alcuni esempi di quanto sta accadendo.

A) Ieri il trotto milanese e il trotto di Roma si sono visti assegnare 4 giornate di corse in più nel mese di aprile. Un segnale di ravvedimento dell'ente? Magari. Anche se le due piste interessate sono fedeli all'ente, le giornate aggiunte verranno tolte da quelle previste nel secondo semestre. Tutto ciò conferma una mancanza di progetto quasi imbarazzante.

B) Ma d'altronde che cosa ci si può attendere da un Ente nel quale la mano destra sembra non sapere cosa fa la sinistra? Una settimana fa il solerte segretario Panzironi ha redatto una relazione sugli ippodromi italiani, nella quale è prevista la chiusura di alcuni impianti, fra i quali Corridonia. Questa relazione è stata ovviamente consegnata ai membri del Cda, del quale fa parte anche il vicepresidente dell'Unire Mario Masini. Interpellato da operatori ovviamente preoccupati, il buon Masini ha detto di non saperne nulla. Complimenti vivissimi.

C) Infine gli strumentalizzatori di professione, che continuano a promettere mari e monti e tentano di prendersi meriti che non gli appartengono. Il presidente dell'Anact Tino Cazzaniga si è per esempio lanciato sulla riduzione dell'enorme calo del montepremi di Modena decisa dall'Unire (l'ennesima pezza anche se opportuna) dopo le ripetute denunce del comitato di crisi. Ebbene Cazzaniga ora dice che è stato lui a rimettere le cose a posto. Ma tutti sanno, invece, che se fosse stato per Cazzaniga e per i suoi amici Baldi (allenatori trotto), Grizzetti (allenatori galoppo) e Zambelli (proprietari galoppo), sarebbe stata molto più probabile la chiusura di Modena anziché il miglioramento dei suoi premi. Le bugie hanno le gambe corte caro signor Cazzaniga.


G.R.