Cazzaniga ingrana la retromarcia.
L'assemblea dell'Anact riunita a Bologna il 26 c.m. ha dato mandato al Consiglio direttivo di manifestare la propria preoccupazione per la diminuzione del montepremi e la politica di tagli intrapresa dall'Unire. Progetto che sta fortemente penalizzando un settore produttivo, mettendo a repentaglio il posto di lavoro di oltre 60.000 addetti.
Fortemente in discussione e lontane dalla base le tesi della dirigenza che ha chiesto ancora "sacrifici". Contestatissimo Cazzaniga per un intervento su "Il Giornale" in cui si appellava agli allevatori per non coprire le fattrici e poi, in antitesi, per aver proposto all'assemblea l'acquisto della metą dell'americano (ora in Svezia) Lindy Lane per oltre un milione di euro (da chiarire il ruolo dello stalloniere che ha stabilito il collegamento con i proprietari). Scontata la decisone (votata a maggioranza) di non acquistare i cavalli e di destinare i fondi, inseriti nell'apposito capitolo di bilancio "provvidenze per l'allevamento", ad altri fini, sconfessando il Presidente. Per l'Unire presenti Matarrese e Ratti. Con il primo che continua a fare scivoloni in un mondo da cui sembra lontano anni luce. Chissą perchč il 30.12.04 con propria missiva declinava l'invito (prima accettato) delle categorie (Anact compresa) per un sereno confronto a Bologna. Motivava la sua assenza affermando che le problematiche istituzionali vanno discusse nella sede istituzionale. Che la sede scelta oggi dall'Anact per convocare la sua assemblea sia una filiale periferica dell'Unire non inclusa nel bilancio alla voce "Immobili" del paragrafo "Situazione patrimoniale"? Poco importa, l'importante č "essere virtuali" e correre a difesa del "proprio uomo".
G.R.
