Decine di milioni di euro non pagati dagli assuntori del gioco.
Riportiamo integralmente il comunicato Agicos relativo alla morosità dei concessionari per cui stanno pagando solo le categorie ippiche attraverso il taglio del montepremi.
Mercoledì scorso, l'on. Sergio Rossi (Lega Nord Federazione Padana) aveva presentato un'interrogazione a risposta immediata in Commissione sui pagamenti dovuti dai gestori di scommesse ippiche a titolo di sanatoria. Nella VI Commissione permanente (Finanze), l'on. Manlio Contento (AN) ha risposto all'interrogazione, riportando i dati sulle somme versate ed ancora dovute. Ecco il testo della risposta all'interrogazione:
"Con l'interrogazione in esame la S.V. Onorevole ha chiesto di conoscere «lo stato dei pagamenti» delle rate dovute dai concessionari che gestiscono il servizio di raccolta delle scommesse ippiche, ai sensi del decreto interdirigenziale 10 ottobre 2003, di attuazione dell'articolo 8 dal decreto-legge 24 giugno 2003, n. 147 (convertito, con modificazioni, dalla legge 10 agosto 2003, n. 200).
Al riguardo l'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, ha comunicato i seguenti dati.
Somme dovute per quote di prelievo non versate (per le quali erano state previste tre rate da versare entro il 28 febbraio 2004, 30 giugno 2004 e 30 ottobre 2004):
totale dovuto per gli anni 2000-2002 euro 59.222.545,66;
totale versato per gli anni 2000-2002 euro 24.569.187,69;
differenza euro 34.653.357,97.
Al riguardo, l'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato ha precisato che sono attualmente in corso nei confronti dei concessionari dichiarati decaduti (109 per un importo totale dovuto di euro 25.978.572,57) le iniziative di escussione della fideiussione e del recupero del debito.
Somme dovute a titolo di imposta unica (per le quali sono state stabilite cinque rate annuali, la prima da versare entro il 15 dicembre 2003, e le successive entro il 30 giugno di ogni anno):
totale dovuto per gli anni 2000-2002 euro 56.968.747,14;
rate scadute euro 22.787.498,72;
rate versate euro 11.550.798,97;
differenza euro 11.236.699,75.
In proposito, l'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato ha fatto presente che sono attualmente in corso nei confronti dei concessionari dichiarati decaduti (115 per un importo totale dovuto di euro 8.289.213,77 per capitale ed interessi e, per l'imposta di competenza della Regione Sicilia, 7 per un importo totale dovuto di euro 265.622,77 per capitale ad interessi), le iniziative di escussione della fideiussione e del recupero del debito.
L'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato ha, infine, precisato che ai menzionati pagamenti occorre aggiungere i crediti per imposta e quote di prelievo, compensati con i relativi debiti, risultanti dalla rideterminazione dell'aliquota dell'imposta unica sulla scommesse ippiche, introdotta dal decreto ministeriale 11 giugno 2004, in virtù dell'articolo 22, comma 16, della legge 27 dicembre 2002, n. 239, come modificato dall'articolo 8, comma 10, del decreto-legge 24 giugno 2003, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla legge 1o agosto 2003, n. 200."
U.S.