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 : Zibaldone ippico: riflessioni, curiosità e comiche
Inviato da unagt il 27/12/2004 11:11:08 (696 letture)

Il pericolo della contraddittorietà dei pensieri e delle azioni.

Mercoledì 22: le categorie sono convocate alle ore 11.00 per, si spera, comunicazioni dettagliate sull’importo del montepremi 2005 e sulpiano tecnico pluriennale per il rilancio del settore, da tempo annunciato dall’Ente e mai formulato. Indiscrezioni affermerebbero la proposta di un bilancio provvisorio trimestrale che prevede l’invarianza del montepremi, mentre il calendario delle corse continuerebbe a essere pubblicato ancora mensilmente. Il buco si sarebbe ridotto da 55 a 40 milioni di euro per aggiustamenti di poste di bilancio dell’ultima ora. Si confida in un ulteriore contributo di 20 milioni di euro del Ministro Alemanno. I restanti 20 milioni andrebbero per il 75% a discapito delle entrate degli ippodromi, i restanti sottratti al montepremi. E allora perché deliberare il bilancio provvisorio solo per tre mesi? Forse per altri 60 milioni di euro "ballerini", relativi a minimi garantiti non pagati e a un probabile ulteriore assestamento dovuto al “famigerato” lodo arbitrale 26.5.2003 (clicca qui), che ha condannato i Ministeri dell’ Economia e delle Politiche Agricole (responsabili di denunciati ritardi e/o inadempimenti nei confronti di 171 agenzie) ad un risarcimento del danno nei confronti dei concessionari, che in virtù del dispositivo del giudizio “… hanno facoltà di trattenere quanto loro qui riconosciuto a titolo di danno da cc. dd. minimi garantiti, cui sono tenute ai sensi della convenzione, ove sufficiente all’incombente” . Se gli effetti della deliberazione arbitrale rituale – e quindi con forza di sentenza – dovessero ricadere sugli introiti dell’Unire, si tratterebbe dell’ennesima attribuzione sulle spalle degli operatori ippici degli inadempimenti altrui. Infatti all’Unire vanno per legge (art. 12 D.P.R. 169/98), gli introiti delle scommesse sulle corse dei cavalli: se per una deliberazione rituale i Ministeri sono stati condannati ad un risarcimento del danno per proprie inadempienze, ciò non può intaccare l’introito dei minimi garantiti, i quali debbono essere sempre e comunque pagati. Intanto le segreterie tecniche delle società di corse hanno avuto disposizione dall'Ente di programmare, per il mese di gennaio, una corsa in meno rispetto al 2004.

Dicembre 2004: a molti guidatori professionisti l’Unire ha inviato, al fine del rinnovo della licenza, un doppio attestato (clicca qui) del versamento sul c.c.p. n. 86045002 intestato all’Unire, uno riguardante gli allenatori guidatori, un altro i gentlemen. Che gli allenatori guidatori possano dal primo gennaio correre anche in gentlemen, pagando la tassa prevista per il rinnovo della licenza di quest'ultimi? Che sia un disguido degli uffici dell’Ente, dove non si ha ancora chiara la distinzione tra allenatore guidatore e gentlemen? O, verosimilmente, lo stratagemma per impinguare le esauste casse dell’amministrazione e tentare di sorreggere il montepremi? Non si sa mai, a questo punto non ci si può meravigliare di niente.

17/20/21 dicembre 2004: Il Presidente Uncps, avvocato Paolo Zambelli, scrive al signor Marco Vincis, delegato del comitato di crisi galoppo, e alle altre sigle della galassia intercategoriale ippica, comunicando che gli sarà “…grato se per il futuro vorrà ove intenda continuare ad utilizzare la predetta denominazione “Comitato…”, precisare che la stessa non rappresenta la nostra Associazione, e ciò per evitare imbarazzanti smentite pubbliche".
Vincis risponde “… Nessuno dei firmatari del comitato di crisi ha mai chiesto o preteso deleghe di rappresentanza, in quanto pur restando associati alle varie categorie (tra le quali l’Uncps) hanno inteso rappresentare se stessi ed i loro interessi come singoli...”
Chiude in data odierna Zambelli ringraziando Vincis per le spiegazioni e facendogli gli auguri per la sua azione "trasversale".
Ci si chiede: “ dov’era Zambelli il 25 ottobre u.s. quando Vincis, con altri colleghi allenatori e proprietari protestava insieme agli operatori del trotto per difendere il montepremi?”. All’Unire, a scrivere comunicati, anche contro i suoi associati, ed a inaugurare l’era dell’ammortizzatore in sostituzione di quella dell’ottimizzazione, “...dissociandosi dalla manifestazione di protesta attuata da alcune persone sotto il Mipaf…". Le medesime "alcune persone" con le quali, poi, ha firmato il comunicato di agitazione del 14 u.s., palesando l'intenzione di un percorso comune per difendere i punti rivendicati dalla manifestazione sotto il Mipaf, cui ha partecipato per il galoppo solo il comitato di crisi, cui rinnoviamo la nostra stima e l'invito a perseverare nella sua azione per la difesa culturale-tecnica-economica dell'ippica.

Grazia Ruggeri

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