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 : L'Anagt "confessa" di non aver versato circa 120.000 euro alla Cassa Previdenza
Inviato da unagt il 21/12/2004 22:21:49 (749 letture)

L'eufemismo usato è "congelare".

Pubblichiamo una seconda lettera trasmessa dal Presidente Unagt al Presidente della Cassa Previdenza e Assistenza Trotto e Galoppo, in seguito al comunicato 15.12.04 pubblicato dall'Anagt, in cui si cerca di legittimare mancati versamenti per circa 120.000 euro.

Preg.mo
Presidente Cassa Nazionale Previdenza Trotto e Galoppo
Sig. Antonio Aiello
Via Piccolomini, 2
20151 MILANO



Raccomandata A/ R preceduta a mezzo fax

Cesena, 19.12.04

Si è presa visione del comunicato ANAGT 15.12.2004, relativo al tentativo di giustificazione del mancato versamento della somma di circa 120.000 euro alla Cassa Previdenza.
Si rileva:

a) l’ANAGT e per essa il suo Presidente Gabriele Baldi, conferma, anzi confessa, di avere trattenuto (il termine eufemisticamente usato è “congelato”) la somma di circa 120.000 euro che invece dovevano essere versati alla Cassa Previdenza;
b) non è dato conoscere se la modificazione dello Statuto di cui parla l’ANAGT sia efficace o meno, e se si tratta di modifica avvenuta con atto notarile; peraltro l’ANAGT ha riportato sul sito Anagt www.anagt.it sino al 16.12.2004, l’art. 2 dello Statuto (“scopi”) con l’esplicita previsione, fra l’altro, dell’adesione alla Cassa Nazionale Assistenza Previdenza Allenatori Guidatori trotto allenatori fantini galoppo, senza alcuna distinzione (strano, se fosse esistita modifica statutaria sin da diciotto mesi prima!; e strano soprattutto che nessuno degli associati ANAGT e nessuna degli associati alla Cassa ne avesse avuto informazione);
c) tale modifica costituirebbe comunque un pretesto in contraddizione con la lettera che l’ANAGT, e per essa il suo Presidente G. Baldi, ha scritto in data 7.9.2004 alla Cassa Previdenza, nella quale non si fa alcuna menzione a modifiche statutarie intervenute il 16.6.2003, ma si fonda la ragione del mancato pagamento con argomentazioni –pretestuose-diverse;
d) in ogni caso, si tratterebbe di una modifica irrilevante ai fini del versamento delle quote in questione alla Cassa Previdenza, per una serie di motivazioni, quali: 1) tale modifica non inciderebbe, neppure minimamente, sulla deliberazione del Consiglio Direttivo del 06.10.1986, autenticata nelle firme con atto a ministero notar Majone di Milano 9.10.1986, che ha determinato la quota percentuale di spettanza della Cassa Previdenza, al fine di riscuotere direttamente parte dei premi spettanti agli allenatori partecipanti alle corse tris e Totip, nella seguente misura: Cassa Nazionale Assistenza 85%; ANAGT 15%; della revoca o modifica di tale deliberazione, l’ANAGT non fa alcun cenno nemmeno ora, e quindi si deve ritenere che vincoli comunque l’ANAGT; 2) tale modificazione statutaria comunque non lascerebbe all’arbitrarietà dell’ANAGT la potestà di trattenere tutto o parte delle somme non proprie, ma incassate per conto degli associati e che gli stessi, almeno, per quanto consta, la maggior parte della base, sapevano dover esser riversate alla Cassa; 3) tale modificazione statutaria nulla cambia in ordine alla quantità di somme da versare –pari a quelle incassate per conto degli associati per 85%-; al più, deve essere lo Statuto della Cassa, cui comunque l’ANAGT continua ad aderire, a distinguere e dividere le Casse; 4) in ogni caso, la modifica non riguarda l’anno 2003, e non può riguardare neppure l’anno 2004, in quanto nessuna comunicazione è stata fatta alla Cassa;
e)su un piano generale ed assoluto, appare quanto mai discutibile (per non usare termini più pesanti) la condotta dell’ANAGT nei confronti di tutti gli allenatori guidatori, che sanno di poter prendere la pensione in forza dei concordati versamenti, ma che rischiano di vedere impoverita la Cassa per mancati dovuti versamenti.

Ciò posto, si reitera l’invito alla Cassa Nazionale Previdenza ad adottare le iniziative giudiziarie opportune, e subito, attraverso un procedimento di ingiunzione di pagamento immediato.
Diversamente, a parte i ricorsi giudiziari del caso, l’UNAGT, che è perfettamente in regola sino all’ultimo euro con i versamenti delle somme dei propri associati, proporrà azione nei confronti della Cassa, essendo andato a farsi benedire ogni principio solidaristico e mutualistico, e al contempo prenderà in considerazione l’ipotesi di interrompere i versamenti per restituirli, però, beninteso, ai propri associati (anziché “congelarseli”), ma dicendolo prima, pubblicamente, a tutti e in particolare ai propri associati.

Il Presidente
Enrico Dall’Olio

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