Tutti davanti al Ministero di Alemanno per difendere il montepremi e la trasparenza delle corse
30.4.2004. Upt, Federtrotto e Unagt chiedono all’Unire approfondimenti e spiegazioni su poste di bilancio relative alla eliminazione, nel bilancio di previsione 2004, di residui attivi 2003 di 80 milioni di euro, nonché sugli interessi passivi di diversi milioni di euro determinati dalla mancata tempestiva riscossione dei canoni TV. Dubbi sulla tenuta del montepremi. Dall’Unire: silenzio assoluto;
30.05.2004. L’Unagt reitera le richieste avanzate il 30.4.2004, chiedendo altresì: a) come sarebbe stato sostituito o compensato per il 2005, il contributo straordinario di 35 milioni di euro concesso una tantum dal Ministero per la conservazione del montepremi 2004 ai livelli del 2003 b) come sarebbe stato compensato il minor prelievo dalla scommessa tris previsto in bilancio rispetto a quello effettivo, per gli anni 2003-2004, per circa 20 milioni di euro. Timore fondato sulla tenuta del montepremi. Dall’Unire: silenzio assoluto;
9.7.2004. L’Unagt torna a domandare: come è possibile mantenere per il 2005 lo stesso montepremi del 2004, in difetto del contributo straordinario, e in difetto di un piano strategico, tecnico-amministrativo? Come è possibile una pianificazione senza classificazione meritrocatrica degli ippodromi e dei centri di allenamento, in una calendarizzazione improvvisata, con la stessa Unire che non impone il rispetto del regolamento e con giurie non sempre all’altezza, nominate secondo criteri clientelari, e comunque in contrasto con la disciplina dettata dalla normativa in materia (v. da ultimo delibera 62/03). Lamenta altresì il rischio di annullamento delle corse per il fatto che medesimi handicappers sono stati nominati su più ippodromi per i quali la dichiarazione dei partenti è programmata contemporaneamente. Terrore sulla tenuta del montepremi. Dall’Unire: silenzio assoluto.
Tutte le richieste di cui sopra sono state avanzate, anche proponendo un contributo delle categorie alla ricerca delle soluzioni.
L’Unire resta chiuso nel suo Olimpo, e non parla mai di montepremi, neppure quando si approssima l’epoca delle aste, quando è indispensabile far regolare gli operatori sugli investimenti .
L’Unire quindi non risponde. Anzi, risponde con la variazione, improvvisa e improvvisata, del calendario delle corse siracusane nell’agosto 2004, ad onta e in palese contrasto non solo con l’impegno scritto assunto dal Ministro Alemanno e dal Segretario Generale Panzironi in ordine alla invarianza del calendario e del montepremi
2004 rispetto al 2003, ma anche e soprattutto con la disciplina regolamentare. Gli allenatori guidatori siciliani e l’Unagt protestano per la violazione delle regole e degli impegni presi. L’Unire risponde che si tratta di “ricatti”, ma non riprogramma le corse in Sicilia;
18.08.2004. L’Unagt, di fronte all’atteggiamento a questo punto non solo agnostico, ma addirittura ostile dell’Unire, preannuncia forma di protesta con 15 minuti di ritardo.Il montepremi sfugge. Dall’Unire: silenzio assoluto;
10.9.2004. L’Unire, senza far riferimento ad alcuna norma regolamentare (per il semplice fatto che non esiste), e quindi in evidente contrasto con la disciplina in materia,annulla la prima corsa di Milano per i preannunciati 15 minuti di ritardo, e provoca uno stato di tensione tale da condurre all’annullamento di tutto il convegno. Dall’Unire: nessun chiarimento in merito alla disciplina applicata (meglio, inventata!);
20.9.2004. L’Unire, su segnalazione della Giuria (Presidente Alessandro Lazzaro), deferisce 7 guidatori per i 15 minuti di ritardo nella corsa di Taranto del 8.9.2004. Unico deferimento in 15 giornate di protesta, regolarmente preannunciate dall’Unagt ad Unire, Giurie, società e organi di stampa. Fulgido esempio di risposta e confronto con una associazione che aveva sempre e chiesto solo spiegazioni e offerto contributi, ed aveva protestato a tutela dell’interesse collettivo e sindacale. Il medesimo presidente l’11 luglio 2003 per una analoga situazione ( ritardo preannunciato Unagt di minuti 20 per protesta contro la condotta Unire), a Milano, applicava a norma il Regolamento e, al pari dei suoi colleghi, non adottava nesun provvedimento. Come mai avrà cambiato atteggiamento. Quanto al montepremi: dall’Unire niente di nuovo;
23 Settembre 2004. L’Unire “distrae” il montepremi dalla Sicilia destinato a Siracusa, non fruito per effetto della mancata disputa delle corse di agosto 2004, verso altri lidi continentali. Che si tratti di una rappresaglia per isolare l’Unagt cui sono approdati i siciliani? Quanto al montepremi: dall’Unire, nessuna parola;
Ottobre 2004. L’Unire ripesca un articolo pubblicato su “Lo Sportsman” del 2001 (espressione della libera manifestazione del pensiero), da Ivan Berardi, membro della delegazione Unagt Lombardia, di critica nei confronti di un provvedimento adottato dalla Giuria di Milano (Presidente Riccardo Del Punta, lo stesso che ha annullato in contrasto con il Regolamento la prima corsa del convegno di Milano 10.9.2004 e poi l’intero convegno). E, a distanza di tre anni, viene appiedato per 40 giorni. E il montepremi? Dall’Unire: nessuna parola, se non voluttà di ottimizzare quanto non è in grado di ottimizzare, perché a lei sconosciuto: le corse ed i cavalli;
25 ottobre 2004. Manifestazione, per dire al Ministro on. Alemanno quel che succede nell’ippica, se non lo sa: Montepremi non garantito per il 2005 malgrado l’aumento delle scommesse sulle corse. Calendario e montepremi ad uso e consumo e contro il Regolamento: Siracusa una forzatura inammissibile e incocepibile. Gravi incertezze nella materia del doping: gli allenatori guidatori il 31 marzo di quest’anno avevano proclamato uno sciopero per regolarizzarlo e tutto è rimasto invariato ad eccezione della protesta Unagt e del prossimo esposto Unagt al Tar per le sostanze (TCO2) la cui soglia è stata dichiarata inattenbile dalla Commissione scientifica, di cui all’art. 15 del Regolamento per il controllo delle soatnza proibitie, senza parla di 1° e 2° analisi effettuate nel medesimo laboratorio. Tutto il resto sono chiacchiere. Assurdità delle elemenatri tabelle di “redditometro” delle corse.Valutazione non meritocratica degli ippodromi e dei centri di allenamento. Impiego irrazionale degli addetti alle giurie, con esubero di personale e il raddoppio di spese. Regressione nel controllo della regolarità delle corse. Mancata remunerazione per le immagini televisive anche agli allenatori e ai guidatori, ex art. 12 lett. d DPR 169/98. Discriminazione negli inviti tris.
Direttivo Unagt