Gli allenatori e guidatori trotto nell’analizzare l’attuale situazione del settore ippico, valutando le passate e recenti azioni messe in atto dall’ente responsabile e i risultati da esse derivanti, intendono con la presente denunciare
LA TOTALE INCAPACITA' DI UNIRE IERI E DI ASSI OGGI
-di definire e concretizzare tutte quelle riforme necessarie e richieste da anni dalle categorie per il rilancio del settore, lasciando in tal modo che si rafforzassero al suo interno tutte quelle lobby e quei poteri che hanno nel tempo portato ad uno squilibrio tra i comparti e facendo sempre e solo ricadere sulle categorie produttive il peso economico degli errori commessi e mai voluti correggere;
-di aprire un reale dialogo costruttivo con AAMS che portasse alla ristrutturazione della scommessa ippica, ristrutturazione assolutamente indispensabile per la sopravvivenza del settore;
- di adottare una politica gestionale che seguisse gli interessi dell’ippica e non quelli di chi ha sfruttato l’ippica per interessi economici propri. Gli unici interessi protetti e perseguiti sono stati infatti sempre quelli degli assuntori di gioco( in particolare le agenzie ippiche), cui è stata data la possibilità di non pagare mai il dovuto, dai minimi garantiti ai canoni TV, e di utilizzare la rete di vendita creata a spese dell’ippica per avviare tutte le altre scommesse e giochi senza che all’ippica tornasse nulla.
Negli anni ai vertici dell’ente responsabile si sono alternati innumerevoli Presidenti, Commissari e Segretari Generali. Tutti hanno fatto promesse puntualmente disattese e di fronte alla sempre più grave situazione economica, sono solo stati in grado di “tagliare” le risorse destinate alle operatori .
In considerazione di questo, riteniamo il “piano B”, illustrato dal Segretario Generale attraverso la stampa tecnica, logica conclusione del totale fallimento della politica e della burocrazia che ha gestito l’ippica nell’ultimo decennio.
Riteniamo inaccettabile:
-il calo del 40% del montepremi;
-l’ulteriore calo del 10% delle giornate di corse ( il calo del 34% del triennio appena trascorso ha costretto molti di noi a dover chiudere l’attività e la promessa di avviare gli ammortizzatori sociali è stata anch’essa disattesa);
-l’ipotizzato acquisto di ulteriori corse estere in aggiunta a quelle del 2011, per le quali sono stati spesi 9 milioni di euro, milioni che, oggi più che mai, è opportuno siano utilizzati come risorse per uomini e cavalli italiani.
- il perseguire gli errori commessi: la soppressione della seconda tris non solo ha tolto risorse agli operatori, ma soprattutto ha creato un ammanco nelle entrate di quasi 1 milione di euro ogni mese (i dati a conferma sono stati consegnati e in possesso anche dell’ente), e l’eliminazione delle indennità tris, oltre a privare ulteriormente di risorse le categorie produttive, avrà come risultato l’inevitabile decadimento della qualità della corsa tris,che sarà in futuro confezionata esclusivamente con cavalli della piazza interessata .
In ultimo, ma non per importanza, vogliamo porre l’attenzione su una drammatica realtà: il drastico calo delle risorse sta mettendo i possessori dei cavalli nell’impossibilità di continuare a mantenerli, e se non si dovesse trovare a breve una soluzione per risollevare il sistema, potrebbero essere costretti a portarli davanti al Parlamento consegnandoli allo Stato affinché si faccia carico del loro mantenimento.
A conclusione di quanto affermato, gli allenatori e guidatori trotto ribadiscono di non condividere la politica seguita da A.S.S.I. nella gestione del settore e di non accettare le soluzioni presentateci, che prevedono solo tagli delle risorse, e non progetti reali e immediatamente attuabili di rilancio.
Denunciano l’inattuabilità del “piano B”, non solo per le motivazioni sopra riportate, ma anche e soprattutto perché lo interpretano come fase di passaggio al “piano C”:
LA FINE DELL’IPPICA E DEL MONDO DELLO SPETTACOLO DELLE CORSE DEI CAVALLI VERI IN PREVISIONE DEL PROSSIMO AVVIO DELLE CORSE VIRTUALI
Presidenti A.G.I.T.- A.N.A.G.T.
Enrico Dall'Olio - Gabriele Baldi