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associazione : Lettera-appello al Presidente Napolitano
Inviato da roberto il 20/12/2011 9:43:00 (975 letture)

LETTERA APPELLO AL PRESIDENTE NAPOLITANO



COMPARTO IPPICO
Presidente della Repubblica
On.le Giorgio Napolitano
Palazzo del Quirinale
P.zza del Quirinale
00187 Roma

Presidente del Consiglio
dei Ministri
e Ministro dell'Economia e Finanze Sen.re Mario Monti
Palazzo Chigi
Piazza Colonna, 360
00187 Roma

Ministro delle Politiche
Agricole Alimentari e Forestali
Dr. Mario Catania
Via XX Settembre, 20
00186 Roma

Ministro dello Sviluppo Economico
Infrastrutture e Trasporti
Dr. Corrado Passera
Via Veneto, 33
00187 Roma

Ministro del Lavoro
e delle Politiche Sociali
Prof.ssa Elsa Fornero
Via Veneto, 56
00187 Roma

pc ASSI (Ex UNIRE)
Via Cristoforo Colombo, 283/A
00147 Roma
Commissario Governativo
Prof. Claudio Varrone

Raccomandata A/R

pc Amministrazione Autonoma

Monopoli di Stato
Piazza Mastai, 11
00153 Roma
Direttore Generale
Dr. Raffaele Ferrara

Illustrissimo Presidente,
ci rivolgiamo a Lei, massima Autorità, per richiederLe la cortese attenzione verso un mondo che ha consentito di scrivere pagine di sport e tradizione che ha contribuito ad accreditare l’immagine vincente dell’Italia nel mondo.
La presente lettera è firmata dall’intero comparto ippico, che riunisce tra operatori e familiari
migliaia e migliaia di persone, che gestisce attualmente oltre 15mila cavalli e che ha paventata la propria fine non a causa del proprio operato ma attraverso il fallimento dell’operato delle Istituzioni dello Stato preposte.
Lo Stato dopo aver dato all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (A.A.M.S.) la possibilità di gestire per un decennio in maniera distruttiva la scommessa ippica - fonte di finanziamento che garantiva l’autosufficienza del settore - oggi ha deciso di non sostenerlo più, condannandolo a morte certa! Senza contare che la stessa A.A.M.S. ha sempre privilegiato gioghi di azzardo forieri di disgregazione di giovani e famiglie.
Il mancato sostegno per il 2012 all’A.S.S.I. (ex U.N.I.R.E.), e la conseguente drastica riduzione dei fondi destinati a corse, allevamento, gestione degli ippodromi mette tutta la filiera ippica italiana dal 1° Gennaio prossimo nelle condizioni di non avere un futuro, con migliaia di persone da subito prive di lavoro, quindicimila cavalli da destinare al macello con effetti disastrosi sull’indotto e con l’impossibilità da parte dello Stato di introitare, come nel 2011, circa 180 milioni di Euro di imposte.
Chiediamo allo Stato, che spesso interviene per salvare l’occupazione di aziende in difficoltà, senza aver avuto alcun ruolo nella loro crisi, di non avallare la distruzione di una intera filiera, l’abbandono di centinaia di strutture e di 90.000 ettari di allevamento e l’abbattimento di oltre 15 mila cavalli. E’ altresì evidente che in questo caso la responsabilità sarà tutta Sua avendo gestito gli ultimi dieci anni il settore attraverso A.A.M.S. (Ministero dell’ Economia e delle Finanze) e U.N.I.R.E. (Ministero delle Politiche Agricole) senza lasciare alcun potere decisionale ad alcuna delle componenti del mondo ippico.
Ben consci della drammaticità del momento che il Paese sta attraversando chiediamo di voler prendere atto della disperata situazione del settore e di attivarsi affinché non venga disperso un patrimonio di lavoro, di territorio, di sport e di cultura ultra centenario.
Il sostegno richiesto, non rappresenta come da alcuni impropriamente affermato, un contributo ad un settore in crisi, bensì l’oggettivo risarcimento dei danni provocati dalla dissennata politica di AAMS e il riconoscimento e la remunerazione per aver costruito sulle reti di raccolta delle scommesse ippiche buona parte del grande sviluppo del “GIOCO PUBBLICO” promuovendo e valorizzando tipologie di giochi che, non avendo alcuna filiera da retribuire, hanno fidelizzato il grande pubblico grazie ad una percentuale di premi enormemente più alta. Contrariamente a quanto avviene in molte delle principali nazioni europee consapevoli del valore della filiera ippica, in Italia nulla è stato fatto per tutelare il nostro prodotto.
Tale scempio è passato inosservato di fronte al grande successo complessivo della politiche di AAMS che fanno si che la stessa chiuda il 2011 con una raccolta totale dai giochi di oltre 80 miliardi di euro, di cui circa 11 miliardi destinati all’Erario che si prevede diventino oltre 12 il prossimo anno.
Ci chiediamo come sia possibile che lo Stato non trovi fra questa cifra enorme che abbiamo contribuito a creare, cedendo gratuitamente i punti vendita esclusivamente destinati al nostro settore, le risorse indispensabili per non far fallire l’ippica italiana. Un sostegno, sia chiaro, non fine a se stesso ma necessario a supportare temporaneamente una decisa azione di Governo volta ad invertire la politica di gestione delle scommesse. Queste, come sosteniamo inascoltati da anni, vanno ristrutturate al pari dell’intero settore che va orientato verso una logica qualitativa e meritocratica che in questi ultimi periodi di gestione “politica” l’ U.N.I.R.E. (oggi A.S.S.I.) non ha voluto abbracciare.
Pur consapevoli delle difficoltà del momento, chiediamo che il Governo assicuri al Ministero delle Politiche Agricole gli strumenti necessari per affrontare la crisi del settore in tempi brevissimi, consentendo ad A.S.S.I. il varo di un programma per il settore, che eviti la chiusura totale dell’ attività ippica Altrettanto in tempi brevissimi dovranno concludersi tutti i provvedimenti organizzativi e di legge finalizzati alla ristrutturazione del settore e delle scommesse per avviare un indispensabile processo di crescita e di sviluppo.
Confidiamo nella Sua autorevole attenzione di cui La ringraziamo.

Per delega delle Associazioni di Categoria
del trotto, del galoppo e degli Ippodromi
(Elio Pautasso)

Roma, 19 dicembre 2011

Tutte le associazioni di categoria aderenti si sono domiciliate per l’occasione presso l’indirizzo dell’ing. Elio Pautasso
Via Appia Nuova, 1255 – 00178 ROMA
TEL 06/71677240 FAX 06/71677213
elio.pautasso@hid.it

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