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associazione : IL COMPARTO IPPICO DENUNCIA
Inviato da roberto il 18/12/2011 10:11:00 (1357 letture)

DRAMMATICHE PREVISIONI 2012.
MOBILITAZIONE DI TUTTA L’IPPICA PER SENSIBILIZZARE LE AUTORITA’
E LE FORZE POLITICHE TUTTE SULLA NECESSITA’ DI UN PROGETTO DI
SALVATAGGIO E DI RILANCIO DI UN SETTORE IN CRISI.

 



La crisi recessiva mondiale che dal 2007 sta distruggendo l’economia di tutti i settori, ha salvato i giochi e le scommesse che, nel nostro paese, registrano una crescita esponenziale. L’ippica italiana invece, che da sempre, vive sulle scommesse, ha in previsione un bilancio per il 2012 con una riduzione delle entrate di oltre il 40%. Negli ultimi mesi è salita alle stelle la polemica sulle responsabilità dei fattori scatenanti la crisi che sta mettendo a rischio l’economia italiana in un contesto di recessione prima europea e poi anche mondiale. Nell’ippica questi dubbi non esistono: quando da quattro anni il volume delle scommesse si riduce ogni anno del 15-20% in controtendenza rispetto agli altri giochi e si cerca solo di bilanciare tale calo con contributi governativi senza peraltro far nulla per correggere i gravissimi errori del “sistema scommesse Italia”, ripetutamente denunciati con tesi lapalissiane dalle Società di Corse e da tanti altri operatori, significa che non si è voluto rilanciare e salvare l’ippica italiana. In realtà quei contributi devono essere considerati un “risarcimento” per i danni fatti da AAMS e da UNIRE alle scommesse ippiche, un “riconoscimento” e una “remunerazione” per aver utilizzato le nostre reti per il lancio di gran parte del “gioco pubblico”. Oggi, che i contributi governativi sono stati quasi annullati, gridano allo scandalo le stesse persone che per lungo tempo, anziché preoccuparsi di rendere produttiva la macchina, hanno ipotizzato ed auspicato che il contributo statale diventasse totale, una cifra fissa che consentisse di non guardare più ai proventi delle scommesse.  Per molti rappresentanti delle categorie ippiche è stato un atteggiamento ingenuo e superficiale ma non per l’AAMS e per i concessionari di scommesse. L’AAMS ha boicottato in tutte le maniere le scommesse ippiche, senza che l’UNIRE avesse forza propria e copertura politica per contrastare un tale evidente delitto, rinviando tutte le operazioni di rilancio sulle scommesse, in attesa che il governo scegliesse la strada del contributo fisso (come è successo per il CONI) per poter operare in regime di titolare unico e conseguentemente dividere solo con i concessionari tutti i sicuri aumenti di produttività derivanti dal restyling, dalla riduzione del prelievo e dall’azione di un piano di comunicazione nazionale. Mentre alcune delle categorie ippiche proponevano di adottare il fisso come percentuale di risarcimento e soltanto fino alla completa e definitiva ristrutturazione delle scommesse stesse.

Oggi i giochi sono finiti:

- il contributo fisso non verrà mai

- senza crescita la morte è certa

- occorre intervenire sulle scommesse senza indugio (aumento del Pay Out, totalizzatore unico, nuovi regolamenti Quartè-Quintè, riduzione al 4% del prelievo sulla quota fissa etc.).

Ma come supereremo il 2012 con le previsioni di disponibilità comunicate dall’ASSI e con i risultati della crescita che anche con il tempestivo intervento sulle scommesse di cui sopra, saranno ancora poco significativi? Non possiamo in alcuna maniera ipotizzare tagli lineari che decreterebbero la morte dell’ intero settore. Siamo consapevoli però che anche se l’ASSI dovesse abbandonare le vecchie filosofie di distribuzione quantitativa non continuando più a sostenere ippodromi dove i servizi, le manutenzioni, il rating delle corse ed anche il pubblico e il gioco sul campo sono da anni a livelli minimi, quasi inesistenti, intervenendo a premiare imprenditorialità, correttezza e capacità secondo valori che l’intero settore è ben in grado di identificare, i fondi disponibili non sarebbero sufficienti e col 1° gennaio 2012 l’ippica italiana chiude, mette sul lastrico migliaia e migliaia di famiglie e manda al macello 15.000 cavalli.

MOBILITAZIONE DELL’IPPICA

E’ necessario che ippodromi e categorie ippiche si mobilitino per sensibilizzare il Governo e l’opinione pubblica anche mediante un appello sui giornali al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio ed ai Ministri dell’Economia e Finanze, dell’Agricoltura, dello Sviluppo Economico e del Lavoro e delle Politiche Sociali, sulla necessità di attuare un progetto di sopravvivenza e rilancio dell’ippica italiana articolato in tre punti:

1_ L’AAMS DEVE RISTRUTTURARE IL SISTEMA SCOMMESSE

Per bloccare il continuo calo del movimento di scommesse ippiche che ha caratterizzato gli ultimi quattro anni e avviare un’indispensabile crescita occorre:

- ridurre il prelievo medio sulle scommesse al totalizzatore di 6 punti percentuali (dal 31% al 25%) dei quali 3 punti a carico dell’erario (necessario un decreto governativo), 1,5 punti a carico di ASSI e 1,5 punti a carico dei concessionari.

- ridurre il prelievo medio globale sulle scommesse a quota fissa ad un importo massimo complessivo del 4% , come per le scommesse sportive.

- riportare tutta la raccolta delle scommesse ippiche sotto la gestione di un totalizzatore unico con l’eliminazione di tutti i disservizi dati finora agli scommettitori con i disastrosi effetti di allontanamento.

- riscrivere rapidamente i regolamenti delle scommesse Quarté e Quinté prevedendo vincite di seconda e terza categoria come previsto in tutte le tipologie di gioco similari a livello internazionale (Francia – Svezia).                                                                                                                                                                  

Con questi provvedimenti riassuntivi rispetto al globale degli interventi necessari si prevede di bloccare il calo di scommesse ormai fisiologico in pochi mesi dalla loro entrata in vigore. Si prevede inoltre che in tempi ragionevoli si raggiunga un incremento del movimento che pareggi la minor percentuale per l’ASSI e per i concessionari, mentre il pareggio dell’erario si realizzerà in due/tre a contemporaneamente a maggiori entrate per l’ippica. La quota fissa avrà un notevole sviluppo anche nei corner e nell’on-line senza grandi ricavi ma con un’importantissima azione di formazione e fidelizzazione di nuovi scommettitori e di debellare la piaga del gioco clandestino.

2_ LO STATO DEVE STANZIARE 100.000.000 DI EURO PER GLI ANNI 2012-2013 A FAVORE DELL’IPPICA

Lo Stato deve stanziare un contributo da prelevare dai proventi del gioco pubblico previsti nel 2012 in 12.000.000.000 di Euro come già detto, a titolo di “risarcimento” e di “riconoscimento” e in questo caso anche di incentivo perché l’ippica possa raggiungere l’autosufficienza. Sarà indispensabile utilizzare almeno 10/15.000.000 di Euro per una grande campagna pubblicitaria sulle televisioni nazionali che sarà supportata dagli ippodromi sulle TV locali per far tornare l’ippica nel costume degli italiani e gli italiani in quegli ippodromi preparati a fornire servizi e spettacolo di qualità.

3_ L’ASSI (O CHI PER LEI) DEVE INTRAPRENDERE UN’AZIONE DECISA BASATA SU: RIGORE, ETICA E IMPRENDITORIALITA’

Il numero degli ippodromi dovrebbe essere ridotto investendo fondi per la riconversione o “rottamazione” di quelli non più strategici o che richiedano investimenti, non giustificabili dal momento storico, per essere allineati a standard qualitativi accettabili. Si dovrebbe puntare su di una nuova ippica qualitativa basata su un allevamento di qualità e su proprietari appassionati e su quegli ippodromi che, nonostante le gravi difficoltà, hanno mantenuto servizi, manutenzione delle strutture, rispetto delle normative, livello di occupazione e di comunicazione più che dignitosi ed hanno ottenuto risultati di spettacolo ippico, di pubblico che è parte essenziale dello spettacolo, e di gioco sul campo, nettamente superiori alla media italiana. Solo concentrando le risorse su quell’ippica di qualità in termini di allevamento e di proprietari e sugli ippodromi in grado di garantire questi standard, recuperando l’attendibilità delle corse e unitamente agli interventi sulle scommesse da parte di AAMS e al grande piano di comunicazione nazionale, si potrà attuare quel rilancio del prodotto ippico che permetterà a tutto il comparto di competere per guadagnarsi quelle risorse che nei prossimi anni inesorabilmente potranno venire solo dal mercato. Il prodotto (corsa/scommessa) così riequilibrato e sgravato delle pastoie di uno spettacolo spesso modesto potrà tornare ad essere la forma di scommessa più emozionante ed intelligente come è stato nel passato recente ed è ancora tutt’oggi nei Paesi ippicamente avanzati.  Si è consapevoli dell’impossibilità di un intervento governativo e della ristrutturazione delle scommesse entro l’anno. Si auspica pertanto che il Ministero delle Politiche Agricole possa ricevere affidamenti dal Governo sulla volontà di affrontare i problemi esposti nei prossimi mesi e quindi concordi con l’ASSI un programma provvisorio per i primi tre mesi dell’anno con tagli sostenibili per il proseguo dell’attività. In questo periodo dovranno concludersi i provvedimenti organizzativi del settore e di legge necessari al concretizzarsi dei principi generici sopraesposti. L’utilizzo ai fini del rilancio – attraverso la riduzione del prelievo erariale e l’adeguata campagna di comunicazione – di parte dei fondi richiesti, dimostrerebbe la volontà del settore di uscire da una logica di sussistenza per avviarci ad un rilancio di una qualitativa ippica italiana. Senza questo progetto, che come detto avrà uno start-up sofferto e difficile, l’unica alternativa alla chiusura totale dell’ippica è quella di invertire le scelte e lasciare aperti solo gli ippodromi minori con costi ridotti, con cavalli di scarsa qualità con proprietri improvvisati e senza personale dipendente, senza una struttura organizzativa adeguata, senza pubblico, senza comunicazione.

 Con questo genere di ippica l’agonia comunque certa sarebbe straziante.

Allegati:

A) Bozza di lettera alle Autorità

B) Bozza di Appello alle stesse Autorità da pubblicare sui principali giornali nazionali

 

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